Il fuoco di Santa Brigida e la sua anima gemella. Due monache nell’Irlanda medioevale
Articolo di Kittredge Cherry pubblicato sul suo blog Jesus in Love (Stati Uniti) il 1 febbraio 2013, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Santa Brigida e la sua anima gemella Darlughdach erano due monache irlandesi del VI secolo che portarono l’istruzione, l’arte e la spiritualità nell’Irlanda medievale. Brigida (c.451-525) condivide il nome e la festa (primo febbraio) con una dea celtica e potrebbe anche essere stata l’ultima grande sacerdotessa della dea. Sembra che Brigida, allevata dai druidi, abbia fatto un passaggio graduale dall’essere una sacerdotessa pagana al diventare una badessa cristiana. Oggi è la santa più famosa d’Irlanda. Il suo nome si scrive anche Bridget. La leggenda racconta che, quando fece i voti solenni per diventare monaca, il vescovo in carica fosse così pieno di Spirito Santo che, invece di ordinarla monaca, amministrò il rito per ordinare un vescovo.
Una monaca più giovane, di nome Darlughdach, serviva da ambasciatrice di Brigida ed era la sua “anam cara”, anima gemella. Le due donne erano così vicine che dormivano nello stesso letto. Come molti altri santi celti, Brigida credeva che ogni persona avesse bisogno di un’anima gemella per scoprire insieme che Dio parla più distintamente nei dettagli apparentemente mondani di una vita quotidiana condivisa. L’amore tra queste due donne parla alle lesbiche di oggi e ai loro amici. Alcuni dicono che Brigida e Darlughdach siano sante lesbiche.
Brigida fondò monasteri in tutta l’Irlanda e divenne badessa del “monastero doppio” (che comprendeva cioè uomini e donne) di Kildare. Costruito su un terreno che precedentemente era sacro alla dea di cui porta il nome, il monastero includeva una scuola d’arte per la creazione di manoscritti miniati. Quando Brigida raggiunse i settant’anni, avvisò Darlughdach che si aspettava di morire presto. La sua anima gemella, più giovane di lei, pregò di morire nello stesso istante. Brigida voleva che vivesse un altro anno, così le sarebbe potuta succedere come badessa. Brigida morì di morte naturale il primo febbraio 525. Il legame tra le due donne era così stretto che Darlughdach seguì la sua amica del cuore morendo esattamente un anno dopo, il primo febbraio 526.
I cristiani e i pagani celebrano il giorno di santa Brigida il primo febbraio. La festa è conosciuta come Imbolc, un festival primaverile nel quale la dea Brigid ritorna come sposa della primavera, un ruolo simile a quello della Proserpina greca. La sua festa viene celebrata ancora sventolando un ramoscello, in un quadrato, la “croce di Brigid”, un antico simbolo solare creato tradizionalmente per dare il benvenuto alla primavera.
Il simbolo principale di Brigid era il fuoco, che rappresentava la saggezza, la poesia, la guarigione e la metallurgia. Le monache del monastero di Kildare tennero acceso un fuoco perpetuo in memoria della santa per più di mille anni fino al 1540, quando venne spento nella “dissoluzione dei monasteri” di Enrico VIII.
L’ordine di santa Brigida venne ristabilito nel 1807. Due sorelle brigidine tornarono a Kildare e riaccesero il fuoco nella piazza del mercato per la prima volta dopo più di quattrocento anni, il primo febbraio del 1993. il fuoco perpetuo è conservato ora al Centro di Spiritualità Celtica Solas Bhride (Luce di Brigida). Ognuno può iscriversi per tenere la fiamma di santa Brigida a casa propria attraverso l’Ord Brighideach, l’Ordine dei Conservatori della Fiamma.
Due artisti celtici che abitano in Germania hanno collaborato al sensuale e spirituale ritratto di Brigida e Darlughdach all’inizio di questo post. Sulla sinistra c’è Darlughdach, dipinta con un’ardente testa rossa da Rowan Lewgalon, e a destra c’è Brigida dalla bella chioma, di Tricia Danby. Lewgalon e Danby sono entrambi chierici della Chiesa Apostolica Veterocattolica e artisti spirituali, il cui lavoro è on-line su tir-anam.weebly.com.
Nell’icona riprodotta qui di lato, di Robert Lentz, si vedono Brigida e Darlughdach che si abbracciano. Lentz è un frate francescano e un iconografo di fama mondiale, conosciuto per le sue icone progressiste. Le due donne sono vestite con le vesti bianche indossate dalle sacerdotesse druidiche e dalle monache celtiche. Sopra di loro e sul mandala di Cristo bruciano le fiamme.
Questa è una delle quaranta icone riprodotte nel suo libro Christ in the Margins (Cristo ai margini). L’icona è stata commissionata dal Living Circle (Cerchio Vivente), un centro di spiritualità interconfessionale per la comunità gay, lesbica, bisessuale e transgender (GLBT) e per i loro amici, con sede a Chicago. Quattro membri del Living Circle hanno preso con loro l’icona originale da Kildare nel 2000 per una cerimonia di accensione della fiamma presso i recenti scavi dell’antico tempio del fuoco di Brigid.
Dennis O’Neill, il sacerdote che ha fondato il Living Circle, ha incluso l’icona in una particolareggiata biografia di Brigid e Darlughdach nel suo libro Passionate Holiness: Marginalized Christian Devotions for Distinctive People (Santità appassionata: devozioni cristiane emarginate per persone speciali).
Lo spirito di divertimento e di ospitalità di Brigida si esprimeva nella sua reputazione di amante della birra. Ogni Pasqua faceva birra per i poveri. In una nota poesia a lei attribuita la santa ha una visione del paradiso come di un grande lago di birra. Ecco alcune delle parole della Preghiera di santa Brigida, tradotte dalla cantante irlandese Noirin Ni Riain:
Vorrei sedere con gli uomini e le donne di Dio
Qui, vicino al lago di birra
Vorrei bere alla salute per sempre
E ogni goccia sarebbe una preghiera.
Riain canta anche una paradisiaca Ode To Bridget in questo video e nel suo album Celtic Soul.
Testo originale: Brigid and Darlughdach: Celtic saint loved her female soulmate