La storia di Sergio e Bacco continua ad ispirare gli artisti contemporanei
Articolo* di Kittredge Cherry pubblicato sul suo blog Jesus in Love (Stati Uniti) il 7 ottobre 2015, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
I santi Sergio e Bacco sono due soldati romani del III secolo, martiri cristiani e amanti. Raccontiamo qui la loro storia in parole e immagini in occasione della loro festa, che cade il 7 ottobre.
Lo stretto legame tra Sergio e Bacco è stato sottolineato fin dai primordi e gli studi recenti hanno rivelato la loro omosessualità. I racconti più antichi del loro martirio li descrivono come erastai (“amanti” in greco). Gli studiosi ritengono che probabilmente erano stati uniti con il rito della adelphopoiesis (“farsi fratelli”), il matrimonio omosessuale della più antica cristianità. Sergio e Bacco, classico esempio di coppia di santi, erano dei giovani ufficiali di alto grado: Sergio era primicerius (comandante) e Bacco secundarius (ufficiale subalterno).
Vennero torturati a morte intorno al 303 nell’attuale Siria dopo essersi rifiutati di sacrificare a Giove, rivelando così la loro segreta fede cristiana. I due uomini vennero arrestati e fatti sfilare per le vie in abiti femminili nel vano tentativo di umiliarli. I più antichi racconti riportano che, per tutta risposta, i due soldati affermarono salmodiando di essere vestiti come spose di Cristo e dissero ai loro aguzzini che gli abiti femminili non avevano mai impedito alle donne di adorare Cristo, perciò non lo avrebbero impedito nemmeno a loro. Poi vennero separati e percossi così violentemente che Bacco morì. Secondo i più antichi manoscritti quella notte Bacco apparve a Sergio con il volto raggiante come quello di un angelo e vestito da soldato, incoraggiandolo a non cedere perché si sarebbero rivisti in paradiso e sarebbero stati amanti. È una dichiarazione unica nella storia dei martiri: solitamente la ricompensa promessa è l’unione con Dio, non con un amante. Nei giorni seguenti Sergio venne torturato e poi decapitato.
La loro storia d’amore omosessuale è inserita nei drammatici eventi dell’Impero romano nel romanzo, pubblicato nel 2014, The Passion of Sergius and Bacchus (La passione di Sergio e Bacco) di David Reddish. I due soldati si incontrano, si innamorano, celebrano il loro impegno reciproco e affrontano minacce di morte in questo romanzo basato sulle scoperte storiche e archeologiche, che mette in scena gli ultimi singulti del paganesimo, le politiche del neonato cristianesimo e le unioni omosessuali celebrate dalla Chiesa primitiva, da qualche anno riscoperte. Dalle foreste della Gallia alle strade di Costantinopoli, dai nascondigli cristiani della diaconessa Macrina al palazzo dell’imperatore, il romanzo si compone di avventura e amore ed esamina la sessualità, la fede, il sacrificio, il patriottismo e la natura di Dio. È stato finalista al Premio Lambda nella categoria delle storie d’amore gay. Sceneggiatore e romanziere, Reddish ha vinto vari premi per il suo attivismo politico e ha avuto molto successo anche come stilista di moda. Si è laureato in cinematografia all’Università della Florida Centrale e risiede a Los Angeles.
La tomba di Sergio divenne un celebre santuario e per quasi mille anni i due sono stati venerati come patroni ufficiali dell’esercito bizantino. Molte antiche chiese sono state dedicate a Sergio, talvolta accoppiato a Bacco. I due sono riconosciuti martiri dalle Chiese cattolica, ortodosse e non calcedonesi e sono stati venerati nell’area mediterranea, in Medio Oriente, in America Latina e tra gli Slavi.
John Boswell, professore di storia a Yale, cita Sergio e Bacco come una delle tre coppie omosessuali della Chiesa primitiva nel suo libro Cristianesimo, tolleranza, omosessualità. La Chiesa e gli omosessuali dalle origini al XIV secolo (le altre due coppie sono Polieuto e Nearco e Felicita e Perpetua).
La Chiesa Cattolica ha tolto la coppia dal suo calendario liturgico nel 1969, lo stesso anno in cui i moti di Stonewall fondarono il moderno movimento di liberazione omosessuale. Ufficialmente sono stati “de-canonizzati” per la mancanza di prove storiche della loro esistenza ma alcuni ritengono che questa sia una mossa anti-gay, visto che ai due sono state dedicate diverse chiese molto prima del Medioevo. Sergio e Bacco continuano ad essere popolari tra gli Arabi cristiani e ora anche tra i cristiani LGBT e i loro alleati.
Fin dall’antichità questi “santi gay” hanno ispirato bellissime opere d’arte che raffigurano la santità delle coppie omosessuali, talvolta dal sapore omoerotico. Una delle più recenti è l’icona dell’italiano Alessio Ciani, dipinta nel 2013 e riprodotta in cima a questo articolo. Alessio Ciani ha prodotto una grande varietà di illustrazioni LGBT e opere omoerotiche esposte a Milano e Perugia.
L’artista del Massachusetts Brandon Buehring ha dedicato un’opera a Sergio e Bacco nel suo Amore leggendario: progetto di storia queer. Buehring utilizza i suoi schizzi a matita e i suoi scritti “per ricordare al popolo queer e ai nostri alleati i nostri sacri diritti di nascita che ci vedono guaritori, educatori, portatori della verità, leader spirituali, guerrieri e artisti”.
Il progetto comprende venti disegni di figure queer, storiche e mitologiche, tratte da diverse culture. Brandon Buehring ha un diploma in counseling con una specializzazione in counseling LGBT ottenuto all’Università dello Stato della Carolina del Nord di Raleigh. Lavora nell’amministrazione universitaria e come illustratore freelance a Northampton nel Massachusetts.
Il dipinto qui sotto è dell’artista gay californiano Rick Herold: “Negli anni mi sono interessato, come pittore, all’idea dello spirito e della carne che diventano una cosa sola. Ho iniziato essendo influenzato dall’arte tantrica e in seguito ho utilizzato le mie origini cattoliche” ha detto al nostro blog. Rick Herold dipinge con smalto su plexiglas trasparente.
È diplomato in arte e teologia all’Università Monastica Benedettina di St. John nel Minnesota e laureato in belle arti all’Istituto d’Arte Otis di Los Angeles. Tra le sue opere religiose troviamo una Via Crucis commissionata da Bob Hope per una chiesa in Ohio, prima che un conflitto sul tema dell’arte moderna con l’arcivescovo di Los Angeles lo portasse alla sfiducia nei confronti della Chiesa. In seguito Herold ha fatto coming out come gay e ha iniziato a dipingere nudi maschili e opere omoerotiche che potete vedere sul suo sito.
Una delle opere più recenti dedicata ai due santi è una vetrata donata nel settembre 2011 alla chiesa di Santa Marta di Morton Grove in Illinois dai parrocchiani LGBT (vedi sopra). Il parroco, padre Dennis O’Neill, ritiene che sia la prima vetrata dedicata a Sergio e Bacco negli Stati Uniti. Dennis O’Neill è l’autore di Passionate Holiness: Marginalized Christian Devotions for Distinctive People (Santità appassionata. Devozioni cristiane emarginate per gente che si distingue). Un capitolo del libro racconta la storia d’amore di Sergio e Bacco, ricca di dettagli storici. La vetrata fa parte di un progetto pensato e finanziato dai membri della parrocchia di Santa Marta, di diverse origini nazionali: una serie di venti vetrate di santi delle diverse patrie.
I membri LGBT hanno contribuito con la “vetrata dell’amicizia” che raffigura Sergio e Bacco, compagna della “vetrata del matrimonio” che raffigura santa Elisabetta d’Ungheria con il suo sposo, il beato Ludovico di Turingia. L’artista Plamen Petrov ha lavorato con gli Studi Daprato Rigali per disegnare e creare le vetrate. Petrov è nato a Sevlievo in Bulgaria nel 1966 e vive a Chicago. Si è laureato in grafica (stampa e pedagogia delle arti figurative) all’Università dei Santi Cirillo e Metodio di Veliko Tarnovo, la facoltà di belle arti bulgara, nel 1995. Da molti anni si è specializzato in vetrate istoriate ma la sua creatività assume molte forme: mosaici, murales, oli, acrilici, fotografia e graphic design. Le sue opere sono diffuse a Chicago e nell’Illinois oltre che in molti Paesi del mondo.
Un cartiglio con scritto “Patroni delle coppie omosessuali” compare sopra Bacco e Sergio in una colorata icona di Maria Cristina, un’artista di Las Cruces nel Nuovo Messico.
Un giorno l’artista californiano Ray Avito udì per la prima volta la storia di Sergio e Bacco e disegnò un delizioso e semplicissimo ritratto della coppia (vedi sopra), basato sul “sospetto che i due fossero più che commiltoni”.
Sergio e Bacco sono alcuni dei molti santi dipinti da Tony de Carlo, un artista della Georgia il quale, di famiglia cattolica, ha iniziato a dipingere santi per controbilanciare la demonizzazione delle persone LGBT da parte della Chiesa.
L’artista americano Ryan Grant Long dipinge uomini che amano altri uomini tratti dalla storia, inclusi Sergio e Bacco, nella sua serie Favole. I due vengono solitamente ritratti come icone statiche, in piedi fianco a fianco mentre guardano dritto negli occhi dello spettatore. Long invece li coglie mentre si guardano negli occhi in un momento privato nella loro cella.
Il rinomato fotografo britannico Anthony Gayton produce stilizzate foto omoerotiche che si basano sulla storia della cultura gay. Qui mostra Sergio e Bacco prigionieri, spogliati e legati, in due foto separate. Le due immagini sono pensate per essere esposte insieme ma possono anche essere separate. Nei cartigli, due appropriate citazioni bibliche. Per Bacco: “Ma non gli toglierò la mia grazia e alla mia fedeltà non verrò mai meno” (Salmo 88 [89]:34). Per Sergio: “Verità sono tutti i tuoi comandi; a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto” (Salmo 118 [119]:86). Quest’opera appartiene alla serie Cinque santi. Le opere di Gayton utilizzano anche temi storici ispirati a varie fonti come la mitologia, la pittura rinascimentale e barocca e i primordi della fotografia.
Il Living Circle (Cerchio Vivente), un centro di spiritualità LGBT interfede fondato da Dennis O’Neill, ha commissionato l’icona che potete vedere qui sopra. È stata dipinta da fra Robert Lentz, frate francescano e iconografo conosciuto in tutto il mondo per le sue innovative icone.
Quella dei santi Sergio e Bacco è una delle dieci icone di fra Robert ad essere state oggetto di una controversia nel 2005: alcuni critici lo accusarono di santificare il peccato e di fare propaganda per i valori sociopolitici progressisti. La controversia causò un tale fracasso che, per poter mantenere la pace tra la sua provincia francescana e l’arcivescovo di Sante Fe nel Nuovo Messico, fra Robert ha temporaneamente ceduto i diritti d’autore delle controverse immagini al suo distributore, Trinity Stores.
Varie icone di Sergio e Bacco nelle vesti di “Patroni dell’omosessualità” sono state create dall’artista nota come Shoushan. Sono disponibili gemelli, collanine, pendenti e braccialetti sulla sua pagina My Altar shop.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.
Testo originale: Saints Sergius and Bacchus: Male couple martyred in ancient Rome