49 gol spettacolari
Recensione di Gabriele Di Toto tratta da L’Unione Sarda del 10 febbraio 2007
“E io cos’ero? Ero uno che stava cercando la sua strada, come gli altri. Con la differenza che io partivo dall’azione cattolica e dovevo arrivare al gay pride. Ma ancora non lo sapevo. o forse si: il fatto è che ho solo centosessanta pagine e nove mesi da raccontare”. Essere adolescenti è dura, adolescenti e gay durissima.
Sono migliaia. Stando alle statistiche, almeno cinquecentomia. Adolescenti omosessuali, ragazzi e ragazze tra i quindici e i vent’anni. Uno ogni venticinque. In media, uno in ogni classe di scuola superiore. Magari proprio il compagno di banco, o il capitano della squadra di pallavolo.
Il capo scout o la ragazza che tiene il corso di chitarra in parrocchia. Volti anonimi che incrociamo in tram, per strada o nei corridoi, confusi tra tanti coetanei vocianti.
Lorenzo e Riccardo sono due di loro. Frequentano l’ultimo anno al liceo classico Federico Tozzi e le loro giornate sono scandite da lezioni, interrogazioni, chiacchierate, canne, sesso e partite di calcio. Vita normale, di tutti i giorni. Ma loro sono gay. E scoprirsi attratti da persone del proprio sesso a quell’età non è così facile. Davide Martini ha raccontato la loro storia nel suo primo romanzo, 49 gol spettacolari.
Il libro è edito da Playground, piccola realtà editoriale che pubblica principalmente letteratura omosessuale, nella collana “High School”, dedicata alle storie gay dai licei americani e del mondo.
Lorenzo e Riccardo sono diversi: il primo è immerso nella lettura di Proust, perché «non si può diventare scrittori senza aver mai letto Proust», l’altro invece è attirato dal calcio.
Il romanzo si svolge in un paese non specificato, vicino a Roma. Per i due protagonisti non sarà facile “riconoscersi” e vivere il loro rapporto serenamente in un ambiente, come quello scolastico, dove ancora oggi l’offesa peggiore è sentirsi dire “frocio”, “finocchio” o “checca”.
Lorenzo e Riccardo fanno di tutto per vivere il loro rapporto, per custodirlo e rafforzarlo. Riccardo nasconde un passato difficile e Lorenzo ha solo da poco capito i propri desideri. «Ho voluto scrivere un libro che mi sarebbe piaciuto leggere quand’ero ragazzino-spiega Martini, classe 1981 – Un libro che arrivasse alle persone, che avesse una funzione di sostegno, ma non pedagogica o didascalica. Che raccontasse l’omosessualità e l’adolescenza senza pudori, senza censurare niente».
Non è la storia di Melissa P. in chiave omosessuale. Martini ha saputo trasmettere le paure, le ansie tipiche dei primi amori, con una sapiente scrittura. Di letteratura omosessuale sono pieni gli scaffali delle librerie. Mondadori e Feltrinelli nei loro megastore hanno organizzato sezioni tematiche.
Ma un adolescente di oggi forse fatica a riconoscersi nei testi di Jean Genet, Pasolini o Leavitt. «Nonostante oggi per i ragazzi ci sia più facilità di incontrarsi, le paure sono sempre le stesse – continua Martini – le paure del coming out, la paura del sesso, ma soprattutto l’incapacità di immaginarsi in una relazione affettiva più che in una relazione sessuale». Così più che a modelli anni ’70 di omosessualità trasgressiva e promiscua «scopri che gli adolescenti di oggi in realtà vanno in altra direzione, cercano la storia d’amore».
L’amore ai tempi delle chat può essere più facile, perché ci sono tanti siti internet, tante community e forum tematici. Anche lo stesso Lorenzo conosce un trentenne in chat. E sarà proprio questo incontro a far “rivelare” Riccardo.
Lo stesso autore ha aperto un sito e un blog per comunicare direttamente con i lettori. «Lo vedo da quello che i ragazzi mi scrivono: internet avrà reso più semplici le possibilità di conoscersi ma non le relazioni.
C’è sempre una grande paura, una grande confusione rispetto ai sentimenti, al sentirsi pronti a vivere una storia e quello che una storia gay comporta in una società come la nostra». I ragazzi vogliono innamorarsi e sentirsi “tre metri sopra il cielo”. Anche i giovani gay e le giovani lesbiche.
Davide Martini, 49 gol spettacolari, editore Playground, 2006, 170 pagine