Il ministero della sanità francese lancia un concorso contro l’omofobia
Riflessioni tratte da dieunousaimechretiensetgay.blogspirit del 17 novembre 2008, liberamente tradotte da Dino
In Francia è stato lanciato, martedi 14 ottobre 2008, “Jeune et homo sous le regard des autres” (giovani a gay visti dagli altri), un concorso per lottare contro l’omofobia e le sue conseguenze. Roselyne Bachelot, il ministro della Sanità, della Gioventù, dello Sport e delle Associazioni, e alcune personalità della scienza, della cultura e dei media, hanno congiuntamente dato inizio a questo progetto.
Il realizzatore André Téchiné, Philippe Lamoureux, che è il direttore generale dell’Istituto di Prevenzione e di Educazione alla salute (Inpes) e Laurent Weil, che presenta una trasmissione sul cinema a Canal +, sono coinvolti in questo progetto lanciato nel quadro del programma “salute dei giovani” presentato nel febbraio 2008.
Vi figurano anche il cantante Keziah Jones, gli umoristi Mah Boublil e Cartouche, gli attori Tom Novembre eFrançois Berléand o ancora Jean-Luc Romero, lo psicologo Eric Verdier e i rappresentanti di varie associazioni (SOS Homophobie, Ligne Azur…).
Questo concorso è riservato a chi ha una età compresa tra i 16 e i 30 anni e, secondo il Ministero della Sanità, ha lo scopo “di far sì che le rappresentazioni sociali riguardanti l’omosessualità possano evolvere”, che “il dialogo possa essere favorito” e possa “suscitare una riflessione sulle gravi conseguenze che l’omofobia può avere”.
Il tempo limite di consegna di questi soggetti è stabilita al 2 dicembre 2008, e il 3 febbraio 2008 ci sarà una selezione finale di quattro soggetti ed opera di una giuria presieduta da André Téchiné. I quattro soggetti serviranno alla realizzazione di quattro cortometraggi che verranno trasmessi sulle emittenti e sul sito Internet del gruppo Canal + così come sul sito dedicato al progetto, aperto da martedì 14 ottobre.
Il Ministero della Sanità sul sito afferma che: “Quando si è adolescenti e ci si interroga sul proprio orientamento affettivo e sessuale, è sfortunatamente anche il momento in cui si può scoprire l’omofobia e tutta la sua violenza”.
Le autorità della Salute ricordano anche “Da quindici anni molti studi scientifici hanno evidenziato un tasso di suicidio molto più elevato nelle giovani lesbiche, gay o bisessuali. La questione della prevenzione dello stato di malessere e del suicidio nelle giovani vittime dell’omofobia si è a poco a poco imposta nel campo della sanità pubblica”.
Sul sito sono pubblicate delle testimonianze, una bibliografia e dei link alle associazioni partner del concorso, e anche un clip di presentazione sull’omofobia diffusa anche sul sito di Canal + e sulle emittenti del gruppo.
Un ringraziamento a Roselyne Bachelot e agli organizzatori di questo concorso affinché, attraverso l’educazione e la visibilità di gay, lesbiche, bi e transessuali, possano scomparire l’omofobia e ogni rifiuto della diversità. Signore, aiutaci a realizzare un mondo più aperto alla diversità
Il sito Internet dedicato al progetto http://www.leregarddesautres.fr
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