Giovani gay e lesbiche crescono tra tolleranza e rispetto?
Riflessioni di Geoffroi tratte da Fraternet (Francia) 1 giugno 2001, liberamente tradotte da Anna C.
Uno studio condotto in una scuola dell’Iowa afferma che gli studenti omosessuali sono oggetto di insulti ogni sette minuti: un esempio tutt’altro che banale negli Stati Uniti dove due milioni di adolescenti gay, lesbiche e bisessuali sono vittime di mobbing continuo, fonte di innumerevoli insuccessi scolastici, di depressione e a volte di suicidio.
Il codice comportamentale che sta alla base del modo in cui i giovani devono pensare, agire, vestirsi o addirittura camminare è talmente rigido che, quelli che lo trasgrediscono, vengono trattati senza pietà e, alla fine, si trovano nell’incapacità di compiere degli studi normali.
Le conseguenze di questo ostracismo sono molto più gravi del mondo degli adulti, con i suoi pregiudizi ben radicati, il quale ignora o appoggia questo genere di discriminazione, in modo che un bambino considerato dai suoi simili come un “diverso” si troverà impegnato, contro la sua volontà, in una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
È proprio questo quello che si evince da un documento pubblicato dall’organizzazione americana Human Rights Watch, molto critica nei confronti del governo e dei suoi rappresentanti a livello locale e federale che rinunciano completamente a ricoprire il loro ruolo.
Prive di ogni protezione, le giovani vittime tendono ad abbandonare gli studi per non subire le offese e le violenze quotidiane dei loro compagni, che vanno dall’insulto allo stupro, passando per le minacce di morte.
In un’età in cui l’individuo è più fragile poiché la sua identità è in pieno sviluppo, si possono facilmente immaginare i danni causati da questa forma brutale di esclusione: delinquenza, alcolismo e tossicomania sono solo alcuni dei terribili effetti, espressioni di questo odio per se stessi letto negli occhi degli altri.
Questo rifiuto verso una categoria di persone solleva molta indignazione perchè, trattandosi di razzismo, esistono delle leggi severe negli Stati Uniti – e in molti altri paesi – che disapprovano ogni comportamento che incita alla discriminazione razziale e che esigono che il personale docente le faccia rispettare.
Oggi, chi potrebbe tollerare che un bambino venga privato dei suoi diritti fondamentali in base al colore della pelle? Si può ammettere quindi che la libertà dei bambini venga disprezzata in base alla loro identità sessuale? No di certo!
Se questo genere di fenomeno sembra avere un’ampiezza particolare nell’oltre Atlantico, non c’è dubbio che esso esista in tutte le nostre scuole, illustrando il modo in cui gli adulti stessi considerano la sessualità.
Per alcuni, le preferenze sessuali degli adolescenti costituiscono un argomento tabù e l’idea che ragazzi e ragazze possano scoprire la loro omosessualità dall’età di dodici anni può sembrare loro inverosimile.
Le cose stanno così e studi recenti dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che giovani gay lesbiche e bisessuali sono sempre più numerosi, qualunque sia la comunità alla quale appartengono, l’estrazione sociale o la religione.
L’insegnamento da trarne è che i progressi compiuti nella promozione dei diritti umani permettono maggiormente ai giovani di sviluppare la loro vera identità, rifiutando di sottomettersi ad una norma disumana.
Me le violazioni dei diritti che ancora subiscono devono farci riflettere più a fondo sui concetti di rispetto e di tolleranza: evidentemente, quest’ultima non basta a garantire le libertà e l’armonioso sviluppo di quelli che sono diversi da noi.
Bisogna dunque che si raggiunga il rispetto vero e proprio che consiste non solo nel tollerare l’esistenza dell’altro – cosa che si riassume spesso nel vivere accanto a lui ignorandolo – ma nel riconoscergli uno stesso valore.
In altre parole, in materia di identità sessuale, ciò significa essere capaci di rispondere a delle domande molto semplici: l’omosessualità (giusta, normale, ecc.) ha lo stesso valore dell’eterosessualità?
Oppure è giusto (valido, normale, ecc.) che il mio bambino si scopra omosessuale anziché eterosessuale?
E dalle restrizioni che poniamo oppure no a queste risposte fondamentali dipende il benessere di milioni di nostri simili.
Testo originale: Tolérance ou respect?