In te mi sono compiaciuto (Marco 1,7-11)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Il Figlio è l’amato. Essere figlio significa entrare nell’intimità di un tu che coinvolge immediatamente un noi dove la gioia dell’Uno diventa gioia dell’altro. Compiacimento che squarcia le nubi del cielo e fa nascere quel Battesimo nello Spirito Santo che trova forza e origine nell’Amore. Che è relazione, comunione, apertura, cioè istante in cui, di nuovo, il dito di Dio tocca quello di Adamo in una nuova creazione, in una nuova alleanza.
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Vangelo di Marco 1,7-11
E predicava: «Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo». In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto».
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Ha un blog – autore del blog Come Gesù . Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.