Nella chiesa cattolica nessuno deve sentirsi escluso!
Riflessioni di par Xavier Faureste tratte da AgoraVox del 9 febbraio 2009, liberamente tradotte da Dino
La reintegrazione da parte del Papa Benedetto XVI di quattro vescovi scismatici e lo scandalo provocato dalle affermazioni negazioniste di Richard Williamson hanno giustamente turbato una gran parte dei cattolici ma questo avvenimento, che ha dato una immagine pietosa della Chiesa, è forse la goccia che farà traboccare il vaso e provocherà la rivolta tra i credenti.
I fedeli di questa Chiesa, per la maggior parte, non si riconoscono più in questa istituzione rigida che tende la mano ai suoi figli integralisti ma che, nello stesso tempo, rifiuta ostinatamente di permettere che i divorziati-risposati accedano alla comunione, vieta alle donne di farsi prete e impone al suo clero secolare un celibato doloroso. Due pesi, due misure.
La Chiesa di Roma non riuscirà mai ad evolversi su queste questioni fino a che non vi sarà costretta da una parte dei suoi fedeli. I tradizionalisti della Fraternità Sacerdotale San Pio X hanno requisito con la forza la chiesa di San Nicolas du Chardonnet e la occupano illegalmente dal 27 febbraio 1977. Non sono mai stati fatti sloggiare. Con la forza sono riusciti ad ottenere tutto ciò che volevano.
La rimozione delle scomuniche dei suoi quattro vescovi è avvenuta senza alcuna contropartita… si è trattato di un regalo! Ed è solamente di fronte all’immensa emozione e alla collera suscitate dalla sua decisione che l’infallibile Benedetto XVI ha finito per porre alcune condizioni alla reintegrazione di Richard Williamson.
Facciamo ora qualche sogno… Immaginiamo che un giorno, alcuni vescovi o pret più coraggiosi della media, alcuni preti sposati, alcune donne che desidererebbero diventare prete, accompagnati da cattolici più o meno esclusi, come ad esempio i divorziati risposati, o gli omosessuali, si risveglino, escano dalla loro sottomissione, dicano “basta!” e anch’essi occupino delle chiese in nome di un nuovo “Movimento Cattolico Riformato”. Strategia del fatto compiuto. Quella che ha funzionato così bene per gli integralisti.
Questa “Chiesa Cattolica Riformata” non sarebbe l’ennesima Chiesa protestante, ma piuttosto una parte della Chiesa cattolica che avrebbe tenuto in conto ed integrato alcuni elementi della riforma protestante. Essa resterebbe in piena comunione con con il resto dei cattolici pur affermando la propria autonomia rispetto all’istituzione della Santa Sede. Un giorno o l’altro, questo finirà per accadere e questa rivoluzione del cattolicesimo arriverà forse dalla Francia, la turbolenta “figlia primogenita della Chiesa”.
In nome della Ragione, senza la quale la Fede non è altro che fanatismo, i cattolici progressisti non hanno altra scelta che quella di mettere sottosopra la Chiesa per liberarla dalle catene della tradizione, rendere più democratiche le sue strutture e metter fine a questo assolutismo papale di un’altra epoca. La Chiesa deve ritornare viva. E’ legittimo che quelli che preferiscono la messa in latino siano liberi di esprimersi e liberi di praticare il loro rito, ma è ugualmente legittimo che quelli che desiderano una Chiesa più aperta sulla società e che tenga conto dell’evoluzione di quest’ultima possano anch’essi esprimersi.
Per esempio, riguardo all’ammissione delle donne al sacerdozio, la Chiesa cattolica romana considera che questo non è possibile poichè Gesù ha scelto unicamente degli uomini per formare il collegio dei dodici apostoli. Questa argomentazione non tiene conto dell’aspetto sociologico dell’epoca: duemila anni fa il ruolo della donna in Palestina non era lo stesso che in Europa occidentale oggi. Già che diffondeva una parola che era rivoluzionaria e provocatrice per l’epoca, poteva forse Gesù permettersi anche di scegliere delle donne tra i dodici apostoli?
Se avesse voluto rispettare la parità, il suo messaggio sarebbe passato? Oggi, nelle nostre società, l’uguaglianza tra uomo e donna è un dato di fatto. L’uomo e la donna sono diversi ma complementari. Secondo il racconto della Genesi, la prima donna è stata fatta da Dio partendo dalla carne del primo uomo. Ma da allora in poi, ogni essere umano, senza eccezioni, è cresciuto nel ventre di una donna… La donna, proprio come l’uomo, è colei attraverso la quale la vita diventa possibile. Nulla giustifica il fatto che le donne non abbiano accesso al sacerdozio.
“Cattolico” significa “universale”. La forza della Chiesa cattolica è la sua fede nell’universalità del messaggio di Cristo e la sua capacità di far vivere insieme, di buon grado o di malavoglia, più di un miliardo di fedeli di ogni continente e di ogni cultura. Qualche mese fa, per giustificare il ritorno della messa in latino, Benedetto XVI aveva dichiarato: “Nessuno deve sentirsi escluso”. Oggi ci sono tuttavia milioni di cattolici progressisti che non si riconoscono più in questa Chiesa rimasta di un’altra epoca.
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