Sentinelle. Tra vecchi ciellini e nuovi crociati ecco spuntar Salvini
Articolo di Matteo Pucciarelli pubblicato su il Venerdì di Repubblica n.1403 del 6 febbraio 2015, pag. 34
Fondano giornali o fanno le sentinelle in piedi. In comune hanno l’avversione per i gay, l’aborto, la contraccezione. Adesso i custodi dell’ortodossia cattolica hanno trovato una sponda della Lega. Sono i nuovi custodi, dell’ortodossia e si stanno imponendo come punti di riferimento del tradizionalismo cattolico. I «vandeani» del XXI secolo riempiono auditorium, scrivono libri, aprono giornali, lanciano invettive sui social network e con le polemiche ci sguazzano.
Una compagnia di giro rodata, ormai: Mario Adinolfi, ex deputato (e fondatore) del Pd, già accanito giocatore di poker, poi sposo a Las Vegas, ora fondatore di un quotidiano che si chiama La Croce; Costanza Miriano, giornalista Rai, autrice di un libro che ha avuto un certo successo e il cui titolo non lascia spazio all’immaginazione, Sposati e sii sottomessa; lo psicologo Mario Scicchitano, il sociologo Massimo Introvigne, padre Maurizio Botta, il direttore del ciellino Tempi Luigi Amicone …. Tutti contro «i falsi miti del progresso», ovvero: il riconoscimento delle coppie gay, l’uso della contraccezione, le libertà sessuali, e ovviamente l’aborto.
La differenza con il passato? Giocano in attacco. Non si nascondono e anzi animano, ad esempio, le proteste delle ormai famose Sentinelle in piedi. Ogni loro raduno crea problemi di ordine pubblico; pazienza, è tutta pubblicità per chi si è reso conto che c’è un pezzo di società che ha abbondante paura dei tempi che avanzano. Guai però a chiamarli omofobi, anche se poi rivendicano amicizie e collaborazioni con associazioni che mettono nero su bianco il fatto che l’omosessualità sia una malattia, un disagio, la spia di qualcosa che non funziona.
Politicamente hanno trovato una nuova e forte sponda nella Lega Nord di Matteo Salvini, oltre ovviamente al Nuovo Centro-destra, che si tiene ben lontana dal novello, laicismo imposto da Silvio Berlusconi a Forza Italia. La Regione Lombardia ha patrocinato un loro discussissimo convegno a Milano in difesa della cosiddetta famiglia naturale e, non paga delle-polemiche, ha annunciato che la collaborazione andrà avanti con altre iniziative. Nonostante l’incidente di percorso del noto don Mauro Inzoli – già potente dirigente di Cl, invitato dal Vaticano a ritirarsi a vita privata è a curarsi dopo alcuni casi di pedofilia che lo hanno, visto coinvolto – allegramente seduto in seconda fila.
Cose che capitano, il pelo sullo stomaco ai crociati 2.0 non manca. E neanche una certa schiettezza: “I gay? Stanno al governo adesso” chiuse il discorso Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Pirellone, “per cui non rompano i C.. a noi”.