Il cammino de La Rosa di Gerico, il gruppo di cristiani omosessuali di Bari
“… Andate, dunque, e imparate cosa significa: Preferisco la misericordia al sacrificio” (Matteo 9,13). “Voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te … Cosi gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi” (Matteo 20,14-16). “In verità vi dico: i pubblicani e le meretrici vi precederanno nel regno di Dio” (Matteo 21,31).
Sono parole, queste, del Signore Gesù, dalle quali si evince come egli ci ha amato ed insegnato ad amare gli uni gli altri, tutti indistintamente! (Giovanni 13,34-35)
Forse un rispettabile cittadino che lavori e paghi le tasse è meritevole di essere amato dal Signore più di quanto non lo sia un immigrato clandestino? Certo che no! E una donna che sia impegnata in ambito parrocchiale sarà maggiormente nelle grazie del Signore più di quanto non meriti di esserlo una prostituta? Certo che no!
Sé Gesù disse che i pubblicani e le meretrici, in rappresentanza delle peggiori categorie di persone meno degne di guadagnare il regno dei cieli, avrebbero anticipato coloro a cui, solo apparentemente, spettava di diritto entrarvi, l’insegnamento che voleva infondere è che l’etica è più importante della morale.
In buona sostanza, per entrare nel regno dei cieli un peccatore che si redima non trova più difficoltà di quanti, pur non peccando, solo nella forma adempiono all’insegnamento del Signore.
Tuttavia, nella vita di un individuo il catechismo cattolico ufficiale compie un minuzioso lavoro che genera in esso talune convinzioni errate, le quali in un omosessuale quasi sempre determinano l’insorgenza di un senso di colpa, dovuto al fatto che, sempre secondo i suddetti errati convincimenti, egli in quanto omosessuale non sarebbe “degno” di rapportarsi a Dio.
Taluni omosessuali gestiscono più o meno bene tale disagio, anche se spesso li limita nella loro spiritualità. Ciò trova espressione più eclatante nella rinuncia a vivere sacramenti quali confessione e comunione.
In altri casi, fortunatamente meno frequenti, il senso d’inadeguatezza e la falsa convinzione di non essere “degni” dell’amore di Dio, sfocia in frustrazioni e malesseri psichici, per i quali necessitano percorsi terapeutici affinché se ne riesca a venir fuori.
GENTILE AMICO/A, omosessuale o meno, come vivi la tua fede e spiritualità? Con disagio o in pace con te stesso? In entrambi i casi laddove volessi approfondire e confrontarti su tematiche gay e non, sappi che da tre anni ormai a Bari è attivo il gruppo di credenti omosessuali “La Rosa di Gerico”.
L’essere omosessuale non rappresenta una condizione necessaria per entrarne a far parte, cosi come non lo sono il genere e tanto meno il credo religioso. Il gruppo è aperto a tutti coloro i quali sono interessati ad un discorso di approfondimento di fede e spiritualità. Obiettivo principale del gruppo è il dialogo e il confronto tra i facenti parte dello stesso, nonché tra questi e singole figure o altri gruppi esterni.
Il tutto finalizzato al raggiungimento di una condizione di serenità interiore di ogni singolo membro del gruppo, che consenta allo stesso di vivere nella piena interezza la propria fede e spiritualità. Questo trova attuazione mediante un opera di demolizione di quelli che sono gli errati convincimenti, di cui sopra, radicati in noi. Il tutto a mezzo di letture e testimonianze di persone anche facenti parte dell’ambito ecclesiastico.
Gentile amico/a laddove anche vivessi con serenità la tua spiritualità e ritenessi pertanto, ad una prima considerazione, di non essere interessato agli obiettivi del gruppo, potresti comunque farti portavoce dell’esperienza frutto del tuo personale vissuto, divenendo tu stesso d’insegnamento per gli altri.
Gentile amico/a se ti sei in qualche modo immedesimato, sentendo tue le argomentazioni trattate in questa lettera, non esitare e contattaci! Fallo al numero: 3482753214 (dalle 15:00 alle 22:00) o all’indirizzo e-mail: larosadigerico.bari@gmail.com Saremo esaustivi circa il chiarire tuoi eventuali dubbi e perplessità.
A presto, dunque! Ti aspettiamo!
Gruppo Rosa di Gerico, cristiani omosessuali di Bari
Email: larosadigerico.bari@gmail.com