Seguimi! (Luca 5,27-32)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Ecco la parabola del figliol prodigo: Matteo dà una festa dopo essere stato guardato con amore, perdonato, chiamato dalla morte del peccato ad una vita nuova. E a fare la parte del fratello maggiore sono i farisei che si chiudono nella mormorazione e nel falso moralismo. Ma Gesù ritorna sempre al punto centrale di tutto il suo annuncio. Con infinita tristezza guardiamo come l’invidia, la mormorazione, l’attaccamento alla giustizia meschina ci rende ciechi alla vita che rinasce.
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Vangelo di Luca 5,27-32
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì. Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla di pubblicani e d’altra gente seduta con loro a tavola. I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Gesù rispose: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi».
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.