Andremo con gioia alla casa del Signore (Salmo 121)
Riflessione biblica di Joylin Galapon*
Il salmista conosce allora l’unico luogo per dare testimonianza della presenza del Signore che suscita il sentimento di gioia. Quanto è importante sentire questo canto di gioia del salmista perché raccoglie tutte e tutti. Così donne e uomini, sorelle e fratelli da ogni dove si preparano e camminano per incontrare il loro Signore. Nel luogo santo questi si incontreranno per ascoltare e ricevere la parola che li giudica: parola che guida e che serve loro per orientare il loro vivere. Egli li esorta ad andare, a salire, a camminare verso la casa di Dio, a Gerusalemme perché lì troveranno pace e sicurezza. Così la benedizione del Signore si realizza.
Nell’incontro dei credenti si sente la gioia quando dicono: <<La pace del Signore sia con te!>>. Grazie a questo incontro essi diventano un unico corpo, figli dell’unico Padre; sorelle e fratelli del primogenito figlio sono in comunione.
Nel Nuovo Testamento gli ebrei vengono ricordati con queste parole: <<Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare ma esortandoci a vicenda; tanto più che vedete avvicinarsi il giorno>>. Ebrei 10,24-25
È peccato che a Gerusalemme il primogenito figlio di Dio Gesù non sia stato riconosciuto come tale perciò la pace non è completamente manifestata in tutte le nazioni.
Preghiamo Dio che faccia risplendere ancora la sua luce perché vedano coloro che non hanno riconosciuto questa presenza nel suo figlio. Che la chiesa sia strumento di Dio per testimoniare quello che Dio ha voluto rivelare al suo popolo eletto.
Sal 121(122)
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano.
* Laureata in teologia presso la Facoltà Valdese di Roma nel 2006, nel 2008 dopo due anni di prova il sinodo valdese la consacra pastora iscritta a ruolo nella chiesa metodista in Italia. Svolge il ministero pastorale a tempo pieno da sei anni nella chiesa metodista di Cremona e di cinque anni nella chiesa metodista di Piacenza.