Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde? (Gb 38,1.8-11)
Riflessione biblica di Giacomo Tessaro*
Gli antichi Israeliti non amavano il mare e non erano certamente un popolo di navigatori; per loro, un modesto lago come quello di Genesaret era un mare vero e proprio come il Mediterraneo. Il mare era qualcosa di incomprensibile come i mostri che vi vivevano, ma forse nulla è più incomprensibile della convinzione umana di sapere tutto e di potere fare tutto. In questa parte del libro di Giobbe, Dio fa capire al suo servo che i suoi tentativi di comprenderLo e di comprendere il mondo sono destinati all’insuccesso: chi può conoscere perfettamente l’universo se non Colui che l’ha creato? Spesso ci scontriamo con chi si comporta in modo diverso da noi o compie qualcosa in altra maniera rispetto a come l’avremmo fatto noi; è cosa sana ricordarsi che la chiave del comportamento umano non ce l’abbiamo noi, ma Colui che ha creato l’oceano, la terra e il cielo e tutto ciò che in essi vive perché tutti insieme lodino il Creatore, senza l’arroganza di oltrepassare i propri limiti ma godendo della diversità di ogni creatura.
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Dal libro di Giobbe (Gb 38,1.8-11)
Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano:
«Chi ha chiuso tra due porte il mare,
quando usciva impetuoso dal seno materno,
quando io lo vestivo di nubi
e lo fasciavo di una nuvola oscura,
quando gli ho fissato un limite,
gli ho messo chiavistello e due porte
dicendo: “Fin qui giungerai e non oltre
e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde”?».
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* Giacomo Tessaro, nato nel 1980, ha cominciato a frequentare la Chiesa Valdese e Metodista nel 2008, dopo molti anni di adesione all’ateismo materialista e dopo una conversione alla fede in Dio maturata nelle sue letture di carattere religioso e filosofico. Sin dagli inizi della sua frequentazione protestante è stato incaricato della predicazione nella sua piccola comunità metodista di Vintebbio, in provincia di Vercelli, per la quale svolge anche compiti di cura pastorale. Ha la passione della scrittura e della traduzione e svolge l’attività di traduttore per il mensile Évangile et Liberté dal 2010, oltre che per il Progetto Gionata – Fede e omosessualità.