Miti da sfatare: le persone transgender non sono gay
Riflessioni di Anna Magdalena, MtF*, pubblicate sul sito The catholic transgender (USA) il 15 novembre 2013, liberamente tradotte da Giulia B.
Quando iniziai a fare coming out coi miei amici più stretti, la prima cosa che ero solito dire loro era “Non sono gay”. Sebbene ciò possa suonare un tantino come mettersi sulla difensiva, avevo una ragione calcolata per farlo. So – istintivamente? – che questo è il mito più comune che gira intorno alle persone transgender. Anche la parola”coming out” per molti significa rivelare l’orientamento sessuale di un’altra persona. La maggior parte delle persone non ha mai sentito molto riguardo ai transgender; per molti, l’unica volta in cui ne hanno sentito qualcosa è stato nell’acronimo LGBT. Ovviamente, dato che le altre tre lettere (LGB) si riferiscono all’orientamento sessuale, si ipotizza che la T sia simile. Si ipotizza.
Devo ammettere che ero confuso sul perchè LGB+T esista. Non fraintendetemi, sono onorato di stare al fianco dei miei fratelli e sorelle LGB. Solo mi ci è voluto un pò per capire perchè dato che la T è un qualcosa di totalmente diverso. Ora so (più o meno) perchè i transgender vengono associati al blocco LGB. Una ragione è storica. In quanto emarginati della società, le persone di genere variabile(dai travestiti ai “classici” transessuali) trovarono la loro nicchia negli stessi club e locali degli egualmente emarginati gay e lesbiche. Quando la comunità gay prese il coraggio e la forza di sollevarsi e difendersi, i transgender seguirono le loro orme. Combattiamo per cause diverse, ma storicamente abbiamo combattuto nella stessa arena.
Sia gay che trans si trovano sotto la categoria “queer”, che è un modo pratico per dire “siamo diversi”. Da un punto di vista più psicologico/sociologico, tutte le persone queer affrontano il fatto che la società ci dice di essere/comportarci in un certo modo sulla base del nostro sesso biologico/anatomico.
Ma qual è la gran differenza? Gli uomini gay sono effeminati, gli uomini trans(da uomo a donna) sono super effeminati, devono essere la stessa cosa, con la sola differenza che i transessuali sono super gay! Giusto? Sbagliato. La differenza è questa: lesbiche, gay e bisessuali hanno a che fare con l’orientamento sessuale, mentre i transgender hanno a che fare con l’identità di genere. Orientamento sessuale e identità di genere sono parti completamente diverse dell’essere umano, che possono influenzarsi l’un l’altra ma che sono solo marginalmente connesse! L’orientamento sessuale ha a che fare con chi ti attrae. L’identità di genere con chi tu stesso senti di essere.
Generalmente parlando, gli uomini gay si identificano come uomini e sono attratti da altri uomini. Le donne lesbiche si identificano come donne e sono attratte da altre donne. Le persone bisessuali si identificano solitamente con il sesso di nascita e sono attratti sia da persone dello stesso sesso che del sesso oppsoto. Queste sono le regole generali.
Le persone transgender possono essere gay, lesbiche, bisessuali, asessuali o eterosessuali come chiunque altro. La loro identità di genere non necessariamente determina da chi siano attratti. Alcuni trans donna sono attratti dagli uomini; ad altri piacciono le donne. Altri ancora sono attratti da entrambi. La questione dell’orientamento sessuale è un pò più complicata per le persone transgender, ma non andrebbe confusa con la loro identità di genere.
La maniera più forte con cui questo mito si fa valere è tra le persone ultra conservatrici, le quali credono che i transessuali siano quei”gay particolarmente bizzarri”. Questo fraintendimento è dovuto probabilmente all prevalenza di drag queen nelle manifestazioni LGBT. C’è una parte della cultura gay alla quale piace esibirsi come “drag”(impersonando personaggi femminili) nei club gay o, appunto, drag. Queste persone tendono a (tra)vestirsi in maniera alquanto vistosa. Come ho spiegato, drag queen e transessuali non sono la stessa cosa.
Il modo più comune con cui quest’altro mito si afferma è attraverso il fatto che gli uomini gay vengono associati con l’effeminatezza, mentre le lesbiche vengono associate con la mascolinità e un’ atteggiamento da “maschiaccio”. Dato che i transessuali donna sono femminili, si direbbe che facciano parte di quei gay effeminati. E dato che i transessuali uomo sono mascolini, si ipotizza che siano lesbiche particolarmente mascoline. Ad ogni modo, alla fine di tutto, essere transgender non è tanto una questione di caratteristiche maschili o femminili; è una questione di identità interna. Gli uomini gay possono avere(oppure no) caratteristiche più o meno associabili allo stereotipo femminile, ma la loro identità interna è maschile. Le lesbiche “maschiaccio” possono comportarsi più da uomo, ma la loro identità è femminile.
La verità è (e credo di parlare non solo per me stesso) che in quanto persona trans mi sento più vicino alla difficile situazione delle persone intersessuate che non alla comunità gay. In qualche maniera una persona nata con la sindrome di Kleinfelter ha più in comune con noi trans di quanto non ne abbia un ragazzo gay. Come transessuale donna, mi identifico molto di più con la comunità lesbica che non con la comunità gay maschile. Mentre la transessualità di certo complica la questione dell’orientamento sessuale, è una cosa completamente diversa e come tale dovrebbe essere trattata.
.
Testo originale: Debunking Myth #4: Transgender people are gay