Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato (Sal. 29)
Riflessione biblica di Joylin Galapon*
Dio è lodato per il dono della nuova vita. Gli innumerevoli interventi di Dio sono proprio dichiarati in questo salmo perché senza Dio la vita non esiste e neanche l’uomo. L’uomo in fin di vita a causa della sua malattia gravissima rivolge una preghiera a Colui che può ridare la vita. Dio vita gli ridona perché egli è vita e il suo essere è di questo genere di forza/di potenza. La vita che dona ai credenti non è priva di sofferenza. Perciò la guarigione dalla malattia, il soccorso di aiuto quotidiano è un intervento costante di Dio che allo stesso tempo è motivo di lode. La lode al Signore è la risposta dell’uomo alla preghiera esaudita per l’intervento di guarigione dalla malattia che poteva portarlo alla morte. Lodare il Signore è il riconoscimento e la conferma del suo intervento fatto all’uomo credente. Dio esiste ed è lodato dall’uomo per ciò che fa nei suoi confronti. Questo salmo è una preghiera di ringraziamento per la liberazione. Una persona la cui preghiera di soccorso è stata esaudita offre per gratitudine un sacrifico di lode e proclamazione. Che il vissuto del credente sia sempre di questa riconoscenza al donatore della vita.
Dal salmo 29
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.
Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.
* Laureata in teologia presso la Facoltà Valdese di Roma nel 2006, nel 2008 dopo due anni di prova il sinodo valdese la consacra pastora iscritta a ruolo nella chiesa metodista in Italia. Svolge il ministero pastorale a tempo pieno da sei anni nella chiesa metodista di Cremona e di cinque anni nella chiesa metodista di Piacenza.