Una storica sentenza della Corte Suprema dichiara legale il matrimonio gay in tutti gli Stati Uniti
Estratto dall’articolo di Dan Roberts pubblicato su The Guardian il 26 Giugno 2015, liberamente tradotto da Innocenzo
I matrimoni tra persone dello stesso sesso ora sonio legali in tutti gli Stati Uniti. Una storica sentenza della Corte Suprema americana ha dichiarato incostituzionale i tentativi degli Stati conservatori di vietarli. Questa potrebbe rivelarsi la più importante decisione sui diritti civili di una generazione, infatti cinque dei nove giudici della Corte hanno stabilito che il diritto alla parità del matrimonio è stato sancito in virtù del 14° Emendamento.
Una vittoria nata da un caso, conosciuto come Obergefell v Hodges, in cui un uomo dell’Ohio ha citato in giudizio lo Stato per ottenere il suo nome sul certificato di morte del suo defunto marito, ed arriva dopoanni di campagne da parte degli attivisti dei diritti LGBT con avvocati di grande importanza e con coppie gay che, da decenni, erano in attesa di un pronunciamento dei giudici.
La sentenza, avutasi col voto decisivo del giudice Anthony Kennedy, fa si che il numero di Stati degli Stati Uniti in cui il matrimonio gay sarà legale passerà da 37 a 50.
I quattro giudici liberali ed il giudice Kennedy hanno respinto così le affermazioni fatte dagli avvocati, durante due ore e mezzo insolitamente lunghe, che nel mese di aprile avevano argomentato giuridicamente perchè il matrimonio era stato definito per legge, da alcuni stati conservatori, coem esclusivamente destinato alla procreazione in unità familiari stabili e quindi poteva essere riservato solo a coppie eterosessuali.
A tal proposito il giudice Kennedy ha argomentato la decisione della Corte scrivendo che “la Costituzione promette la libertà a tutti, una libertà che comprende alcuni diritti specifici che consentono alle persone, all’interno della legalità, di definire ed esprimere la propria identità”. …
.
Testo originale: Gay marriage declared legal across the US in historic supreme court ruling
