Misericordia io voglio e non sacrificio (Matteo 12,1-8)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Mettere il cuore, la vita, tutto, nelle miserie dell’umanità. Questa è l’incarnazione e la vita di Gesù. Lui stesso si è fatto sacrificio d’amore senza tempo. Il Signore della Storia, dà il cuore e il senso ad ogni prescrizione: l’amore che tutto crede, tutto copre, tutto sopporta, veramente non ha mai fine. Veramente sorpassa ogni cosa e tutto comprende. Veramente , alla fine, rimarrà l’ultima e l’unica verità.
..
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.