Voci di donne. Essere una madre omosessuale
La mia prospettiva di maternità omosessuale è, credo, assai unica. Solo due anni fa ero un attivo membro della chiesa che lottava per concepire un figlio senza successo (nientemeno che con un marito). Il mio dolore dovuto all’infertilità venne turbato quando mi misi insieme a Jane e presto raggiunsi uno stato di euforia.
La mia vita cambiava in modo meraviglioso, spaventoso, liberatorio ed emotivamente stimolante (un’intera pagina nuova). Per quanto riguarda i bambini ho fatto un buon affare, trovandomi ad essere co-genitore di quattro bambini da un giorno all’altro. Qualcuno potrà rimanere a bocca aperta al solo pensiero, ma i bambini hanno accettato in pieno, in maniera a dir poco sorprendente e con comprensione, la natura della nostra relazione. La loro prima priorità era la felicità della madre.
Nonostante la nostra famiglia di madri omosessuali crei delle condizioni diverse rispetto a quelle eterosessuali, si tratta pur sempre di una famiglia come le altre. Il mio ruolo di genitore non è diverso a causa del mio status di omosessuale, ma a causa delle reazioni della società. Se la gente non facesse polemica a riguardo, ciò che sto scrivendo non varrebbe la carta su cui è scritto, a meno che non ci fosse qualcosa di unico nel mio stile genitoriale (che naturalmente c’è!!). Purtroppo essere una madre omosessuale crea un po’ di disagio. Mia madre, ad esempio, ha detto chiaramente che non ho raggiunto ciò che sognava per me.
Dal suo punto di vista sono un rifiuto sociale, indegno di essere genitore e una figlia che non dovrebbe mettere al mondo un suo nipotino. Veramente triste. Stranamente mi fa pietà. Di tutte le questioni riguardanti un genitore omosessuale, questa è la più penosa. Altri membri di famiglie allargate hanno dato dei pessimi esempi ai loro figli. Predicano tutti di essere dei cattolici praticanti, ma ci escludono con maleducazione dalle funzioni familiari. Il messaggio dato ai bambini è: “Voi non siete i benvenuti.”
Noi spieghiamo loro che non è a causa delle nostre o delle loro azioni, ma a causa del fatto che i nostri parenti non accettano la nostra relazione. Come il nostro figlio minore dice spesso: “Questa è una stupidaggine.” Sta proprio qui il fatto, caro ragazzo!!
L’immagine più negativa è arrivata dal nostro quartiere locale. Come dovrebbe pensare un bimbo di una Chiesa che ha scomunicato i loro genitori, i quali sono amorevoli e vogliono professare la loro fede? Quando alle elementari si è parlato di famiglie, il nostro figlio minore ha riferito di avere due mamme. Il suo insegnante ha detto: “Non è possibile.” Ed è rimasto fermo nella sua rigida affermazione.
Dato che siamo praticamente considerati dei paria non-serventi, abbiamo presto cominciato a frequentare un’altra chiesa che ci permette di seguire la funzione e di sederci accanto agli altri nella stessa panca. I bambini sono molto felici della nuova compagnia e non sentono assolutamente la mancanza della pietà. All’interno della nostra famiglia sono contenta del rapporto coi bambini. Dato che hanno già una madre, si rivolgono a me per nome e questo va bene. Sono veramente contenta del fatto che siamo state capaci di essere oneste con loro fin dall’inizio, eliminando il grande problema del “A quale età glielo diremo”.
Invece lottiamo prevalentemente con gli usuali problemi genitoriali. La nostra relazione ha importanza solo durante certe circostanze come presentazioni di amici o con gli ospiti che pernottano. Sfortunatamente, a volte, siamo costretti a raccontare delle piccole bugie quando vengo chiamata “Zia Carmen” o quando si spiega che “Mamma e Carmen non dormono nello stesso letto, solo per stanotte”. Lasciamo decidere ai bambini cosa dire. Ciò insegna che esiste una “area di piccole bugie”, che loro useranno solo per proteggersi dalle derisioni.
I bambini più grandi hanno imparato che, in molti casi, non hanno bisogno di mentire quando la verità esce fuori discutendo coi loro amici. Proprio come noi, stanno tastando le acque della società, per vedere quanto essa possa essere amichevole o ostile. Grazie ai nostri amici omosessuali, i bambini stanno esperendo una buona interazione con altri uomini e donne omosessuali. Alcuni dei quali hanno figli, altri che non ne hanno. Questa interazione è positiva per loro. Per fare un esempio, la nostra figlia maggiore ha ammesso di frequentare un ragazzo cresciuto da una coppia di amici omosessuali. E vanno d’accordo!!
Un altro esempio, uno dei nostri maschietti ha lottato con dei sentimenti verso il proprio sesso e ha trovato confortante venire a sapere che il suo insegnante era gay. Se la genetica gioca un ruolo nello sviluppo della preferenza sessuale dei bambini, allora chi è meglio avere per genitori?
Generalmente, mi piace dire che essere parte di questo processo educativo dà molte soddisfazioni. Ci sono volte in cui le esigenze sono troppe da sopportare e lottiamo insieme per superarle. Jane è una splendida madre e mi aiuta a capire meglio i loro bisogni.
Mi sento davvero a mio agio nella consapevolezza di star crescendo un gruppo di bambini che conoscono il significato di accettazione del diverso e che, a loro volta, possono insegnarlo agli altri.
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Testo originale: Women’s Voices: Being a Lesbian Mother