Dieci cose da sapere sul TDoR, il Transgender Day of Remembrance (20 novembre)
Articolo di Chris Page* pubblicato sul sito Trans Faith Online (Stati Uniti), liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
La Transgender Day of Remembrance (TDOR) è una ricorrenza molto particolare, il cui tono e intenzione possono essere facilmente fraintesi, soprattutto dalle persone benintenzionate ma con poca famigliarità con l’ambiente transgender. Ecco quindi dieci cose che ogni alleato e organizzatore del TDOR dovrebbe sapere.
Il Transgender Day of Remembrance (TDOR)
… si commemora il 20 novembre, ma si può osservare nei giorni o nel weekend precedenti o successivi, a seconda del giorno in cui cade il 20 novembre.
… è la ricorrenza più importante dell’anno per la comunità transgender. Generalmente la Transgender Day of Remembrance è molto sentita dalla comunità transgender nel mese del Pride o nella Giornata del Coming Out.
… si avvicina più a un memoriale o a un funerale che ad altri tipi di ricorrenza. Il tono con cui si osserva la giornata riflette l’impatto degli omicidi sulla vita della comunità transgender, i nomi e le vite reali di chi se n’è andato. La prima risposta che segue la dipartita delle persone amate è il lutto e la TDOR crea uno spazio per il riconoscimento pubblico del lutto, in modo simile ad un funerale, a un memoriale o una veglia.
… è anche un atto di resistenza e un modo per recuperare la nostra dignità. Troppo spesso gli omicidi delle persone transgender (soprattutto di colore, o comunque non bianche) sono stati violentissimi, fino a arrivare al punto di infierire brutalmente anche sul cadavere. L’odio e la rabbia evidenti di tali omicidi sono spesso il risultato di un atteggiamento terroristico che, al di là della vittima particolare, intende umiliare e degradare l’intera comunità Transgender. Questa è una definizione di “crimine legato all’odio”. La commemorazione della TDOR serve a prendere coscienza dell’impatto individuale e collettivo di tale violenza estrema e umiliante, a organizzare la resistenza e recuperare la dignità.
… è una protesta, una veglia per la giustizia. Quando le persone transgender vengono uccise manca spesso la voce dell’opinione pubblica. Troppo spesso i colpevoli non vengono individuati, e anche quando sono noti il sistema giudiziario ritiene senza valore le nostre vite e biasima le vittime (inventando per esempio la “difesa per panico da trans”).
La commemorazione della TDOR è l’opportunità di una risposta collettiva alla negligenza e alla cattiva coscienza della società e delle autorità (polizia, giudici). La commemorazione della TDOR offre uno spazio per sfogare la rabbia e per pretendere dalle autorità, che così spesso hanno mancato di proteggerci, che si assumano le proprie responsabilità.
… aiuta a diventare consapevoli di chi, nella nostra comunità, è più vulnerabile. Da più di dieci anni raccogliamo nomi per la TDOR e la lista delle persone assassinate mostra senza possibilità di errore che le persone transgender di colore sono le più esposte agli attacchi violenti. La TDOR costituisce un’opportunità per ravvederci dal nostro razzismo e sessismo e per spezzare le nostre barriere mentali.
… è un’opportunità per spezzare il nostro isolamento e cercare sostegno. Chi tra noi ha perso una persona cara o è sopravvissuto/a a un’aggressione è particolarmente traumatizzato/a. Chi non è stato/a direttamente colpito/a vive comunque nella paura, soffre di traumi secondari ed ha bisogno di sostegno per esprimere la sua narrazione. La TDOR è un’opportunità per riunirci e sostenerci a vicenda per affrontare la sfida dell’ignoranza, del bigottismo e dell’odio. È importante sapere che la commemorazione della TDOR può essere difficile, emotivamente parlando: dovrebbe quindi essere offerto un supporto emotivo ai presenti.
… è un’opportunità per ridedicare le nostre vite alla resistenza, alla determinazione e alla speranza, a dispetto dei traumi di cui soffriamo e della paura che ci attanaglia. Dire che la TDOR ci ispira significa prima di tutto riconoscere il profondo impatto che la violenza ha avuto su di noi e sulla nostra comunità. Durante la TDOR evochiamo lo spirito del guerriero che attinge al coraggio dei suoi antenati per prendersi cura dei suoi figli.
… non è pensata per raccogliere fondi o fare propaganda. Nel giorno più importante dell’anno per la comunità transgender è forte la tentazione di utilizzare le nostre speranze e i nostri sogni per raggiungere tutte le persone transgender. Tuttavia, la TDOR è una giornata caratterizzata da una potente miscela di lutto, rabbia, paura e determinazione e non dovrebbe essere dedicata ad altri scopi, per quanto nobili o importanti siano. La vulnerabilità della TDOR dovrebbe essere riconosciuta con sensibilità e desiderio di aiutare, non deve essere sfruttata per altri scopi.
… è un’opportunità per incontrare persone che altrimenti non avremmo potuto conoscere. Per le persone relativamente privilegiate che vivono nella sicurezza è un’opportunità per entrare in contatto con chi è più colpito/a dalla transfobia, dal razzismo, dal sessismo etc., per coltivare relazioni autentiche nella solidarietà e nella comprensione.
I legami che si stringono in occasione della TDOR sono solo l’inizio ma c’invitano a rafforzare queste amicizie nel resto dell’anno.
.* Chris Page si identifica come AltriMenti ed è direttrice esecutiva di Transfaith..
Testo originale: Ten things every ally should know about Transgender Day of Remembrance
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