Il movimento umanista omosessuale inglese protesta contro la decisione del governo d’invitare il Papa a visitare l’Inghilterra
Gli attivisti di GALHA, movimento Lesbico, gay, bisex e trans (LGBT) umanista inglese, hanno protestato contro la decisione del governo inglese di invitare il Papa a visitare l’Inghilterra nel 2010.
Riportiamo alcune delle dichiarazioni rilasciate dagli attivisti di GALHA che spiegano il perché di questa decisione.
24 settembre 2009. Il GALHA (Gay and Lesbian Humanist Association) ha programmato di manifestare alla conferenza del Labour Party a Brighton per protestare contro l’idea di Gordon Brown di invitare Papa Benedetto a una visita di stato in Gran Bretagna. La visita del Papa includerebbe un ricevimento formale a Buckingham Palace e incontri con il Primo Ministro e altri politici.
GALHA da molto tempo mostra preoccupazione per il ruolo del Papa nel promuovere dottrine che spesso hanno conseguenze profondamente dannose.
Queste includono: l’opposizione alla distribuzione di preservativi come mezzo di riduzione della diffusione dell’AIDS, contro ogni evidenza scientifica […]; l’incessante opposizione ai diritti dei gay, inclusa qualsiasi forma di riconoscimento delle unioni gay […]; la mancanza di una adeguata informazione e risarcimento per i numerosi casi documentati di abusi commessi da preti cattolici in tutto il mondo.
Il segretario del GALHA, David Christmas ha commentato: “Come cittadino europeo e leader di un gruppo religioso con un significativo seguito in Regno Unito, il Papa è certamente benvenuto in Inghilterra, ammesso che rispetti le nostre leggi. Comunque, l’idea che egli debba essere festeggiato e lodato come una sorta di eroe è un insulto diretto a tutti coloro che durante la loro vita sono stati feriti dalle sue dottrine estremiste”.
“E’ opinione diffusa che in tempo di grandi difficoltà finanziarie per milioni di persone, Gordon Brown dovrebbe essere più attento ai costi per onorare con soldi pubblici un uomo le cui affermazioni e azioni sono spesso tanto perniciose”.
“In particolare, la maggior parte dei diritti che i gay hanno ottenuto in Gran Bretagna hanno avuto l’opposizione del Vaticano. Da una parte, chiede che il sesso sia parte di una relazione duratura e basata sull’amore, dall’altro si è opposto aspramente al riconoscimento per i gay, anche basato sue questo presupposto.
Le coppie gay che si sono offerte di adottare bambini sono state trattate sgarbatamente. Il perverso messaggio è che l’amore e l’impegno reciproco non contano se si tratta di gay”.
“Se il Papa visiterà la Gran Bretagna, speriamo colga l’opportunità di scusarsi con i gay e con gli altri gruppi che da lui e dai suoi predecessori sono stati insultati in tante occasioni”.
“Al contrario, il Papa sembra credere che negare i preservativi alle persone nei paesi poveri le convertirà alla monogamia e alla fedeltà. I milioni di morti in tutta l’Africa sono testimonianza della inconsistenza di queste affermazioni. Ciò che è particolarmente vergognoso è che le vittime, specialmente i bambini, sono spesso senza colpa anche quando vengono giudicati dal Papa secondo i suoi criteri”.
Se la visita del Papa avrà luogo, GHALA sarà in prima fila nella protesta contro la natura profondamente reazionaria e dannosa delle sue dottrine.
I gay umanisti protestano contro la visita papale
30 settembre 2009. I membri del GALHA (Gay and Lesbian Humanist Association) e altri con loro si sono radunati all’esterno della conferenza del Labour Party tenutasi a Brighton il 30 settembre (2009), per protestare contro l’invito di Gordon Brown rivolto al Papa per una visita di stato in Inghilterra.
Questa presenza ci ha dato la preziosa opportunità di ottenere l’attenzione dei ministri, dei membri del Labour Party, dei sindacalisti e di tutti quelli che entravano e uscivano dalla conferenza.
Ci è sembrato di aver avuto l’attenzione di molti che hanno preso i nostri volantini, incluso il ministro della giustizia, Jack Straw.
GALHA si è unita al gruppo di organizzazioni umaniste e secolari che stanno organizzando manifestazioni e azioni se e quando il Papa dovesse arrivare.
Il segretario di GALHA, David Christmas, ha commentato: “La manifestazione è in parte una risposta all’ondata di indignazione che ha generato la proposta di Gordon Brown, sostenuta anche da David Cameron (il rivale conservatore di Brown, ndt), di stendere il tappeto rosso per la visita di stato del Papa. Noi non abbiamo nulla in contrario alla sua visita, ma organizzare un grande ricevimento è un qualcosa di sproporzionato per il sovrano di uno stato artificiale con meno abitanti di un piccolo quartiere”.
Considerate le sue ricorrenti prese di posizione estremamente reazionarie, questo sarà visto come uno schiaffo in faccia per molti cittadini britannici.
“Gli atei superano probabilmente i cattolici in Regno Unito. Sarebbe bello per i non credenti ricevere anche una sola frazione del rispetto e dell’attenzione di norma riservate alle cosiddette religioni principali”.
“GALHA è fiera di essere la prima organizzazione inglese a protestare fin dal momento in cui la visita del papa è stata annunciata. Continueremo a lavorare con altre organizzazioni sia per attirare l’attenzione della gente sui molti fallimenti della politica vaticana, sia per incoraggiare il Papa a mostrare pentimento e riconoscere gli errori che ha commesso”.
Testo originale:
Gay Humanists to Protest Against Plans for Papal Visit to Britain (24 settembre 2009)
Gay Humanists Lead Demo Against Papal Visit (30 settembre 2009)