Un santuario per i gay oppressi: l’esperienza della chiesa MCC a Manila
Articolo di Joel Guinto pubblicato sul settimanale Le Point (Francia) il 19 luglio 2015, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Nel cuore di un quartiere di Manila noto per la movida, un canto gospel sale nella notte: le voci che si levano in preghiera sono di donne e uomini omosessuali emarginati da una società conservatrice, che hanno trovato asilo in un tempio protestante.
Sistemata al di sopra di un povero bar di Cubao, questa sala è spartana, appena più grande di un’aula scolastica. Sull’altare, una bandiera arcobaleno sta accanto a un crocifisso ornato di ricami. Una decina di fedeli, a braccia alzate, ricevono la Cena del Signore. “Il nostro è un santuario per gli oppressi. Qui, le vittime del settarismo possono respirare” spiega Kakay Pamaran, la pastora della Metropolitan Community Church (MCC), una Chiesa protestante LGBT nata negli Stati Uniti.
Come numerose sue amiche e conoscenti, anche questa ex produttrice di filmati pubblicitari ha sperato per molto tempo di poter conciliare fede e orientamento sessuale. Viveva una “doppia vita”, divisa tra la compagna e i genitori. “Mi è stato insegnato che essere omosessuali è un abominio”, mentre il credo della sua Chiesa recita “la diversità di Dio si manifesta nei Suoi figli”.
Gli omosessuali nelle Filippine godono di una relativa libertà. Vengono regolarmente organizzati i Gay Pride, che si aggiungono alle processioni tradizionali. Ma la pietà cattolica permane intatta in questo povero arcipelago sul quale si abbattono, come fossero un castigo divino, tutte le calamità: tifoni, terremoti, corruzione, ribellioni armate… Il Venerdì santo gli uomini ricordano la Passione di Cristo frustandosi a sangue la schiena e, poco prima dell’arrivo di papa Francesco, non meno di cinque milioni di persone hanno partecipato, nella capitale, alla processione del Nazareno nero, un Cristo in legno scuro che porta la croce. L’80% dei 100 milioni di filippini appartengono alla Chiesa Cattolica Romana. Il divorzio è proibito (è l’unico Paese al mondo, oltre al Vaticano, in cui questo accade), così come l’aborto. Il presidente Benigno Aquino ha urtato molte coscienze quando ha fatto distribuire dei contraccettivi ai più poveri.
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“Le fiamme dell’inferno”
Michael Mia ha 42 anni e lavora in un call center. Si ricorda bene l’ossessione di quella che una volta era la sua Chiesa per “riportarlo” all’eterosessualità. Nella speranza di “guarirlo” i preti pregavano per lui, gli facevano incontrare delle donne, lo costringevano a digiunare e a imparare a memoria interi passi della Bibbia. “Ho dovuto rinunciare a Dio. Pensavo di essere nato per essere peccatore e che sarei andato all’inferno perché ero gay” ha detto a un giornalista dell’AFP.
Durante la visita ufficiale all’arcipelago in gennaio, papa Francesco ha chiesto ai Filippini di essere ambasciatori dell’ortodossia cattolica, garanti della famiglia e della morale. Non ha citato direttamente l’omosessualità, ma un portavoce del Vaticano ha confermato che questa era al centro del suo messaggio. “Esiste un colonialismo ideologico che cerca di distruggere la famiglia. Ogni minaccia contro la famiglia è una minaccia contro la società” ha dichiarato il Papa a Manila di fronte a centinaia di migliaia di fedeli, criticando la “presentazione confusa della sessualità e del matrimonio”.
I discorsi dei prelati filippini sono più diretti. “A Sodoma e Gomorra le relazioni tra persone dello stesso sesso erano all’ordine del giorno e Dio ha distrutto le due città con le fiamme dell’inferno” ha sbattuto in faccia all’AFP l’arcivescovo emerito Oscar Cruz quando è stato interrogato sulla MCC: “Anche le unioni animali avvengono tra un maschio e una femmina”.
I fedeli della MCC non aderiscono a questa lettura letterale della Bibbia, ci ricorda la pastora Pamaran. “Esistono più modi di leggere le Scritture sante. Dio è più grande della Bibbia. Dio non si è ucciso una volta pubblicata la Bibbia.” Fondata nel 1968, la MCC riunisce comunità cristiane di origine congregazionalista. Presente in decine di Paesi, si è fatta portavoce dei diritti delle minoranze sessuali.
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Testo originale: A Manille la catholique, les homosexuels trouvent asile dans un temple protestant