100 vescovi Anglicani chiedono alla chiesa di pentirsi per la “discriminazione” dei fedeli LGBT
Articolo pubblicato sul sito della BBC (Inghilterra) il 10 Gennaio 2016, liberamente tradotto da Innocenzo
Più di 100 importanti rappresentanti della chiesa Anglicana hanno esortato la Chiesa d’Inghilterra a pentirsi per la “discriminazione” contro le lesbiche e i gay cristiani. La richiesta è stata recapitata, con una lettera, agli Arcivescovi di Canterbury e York prima della riunione dei 39 primati della Comunione Anglicana mondiale. Nella lettera si chiede che la Chiesa riconosca che questi suoi membri, in tutto il mondo, sono stati trattati come “cittadini di seconda classe”. La Chiesa d’Inghilterra, si legge ancora, durante questa riunione deve cominciare ad affrontare questo tema. Il Vescovo di Buckingham e diversi altri vescovi sono tra i 105 firmatari.
L’interpretazione delle scritture
La lettera chiede ai due arcivescovi di “dare un messaggio inequivocabile” nella riunione. E li esorta a dire agli altri presuli che la Chiesa anglicana ha bisogno di riconoscere che “non è riuscita nel suo dovere di prendersi cura” delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender cristiani, inoltre deve “chiedere scusa per per aver perpetuato, piuttosto che sfidato, le credenze che nascevano dall’ignoranza”. E aggiunge: “Siamo consapevoli che i vescovi della chiesa provengono da una varietà di contesti, con modi d’interpretare le scritture differenti, ma vi esortiamo a essere profetici nella vostra azione.”
La comunione anglicana a Canterbury sarà in riunione da Lunedì (11 gennaio 2016) per una settimana. Caroline Wyatt, corrispondente della BBC, ha riferito che vi è il timore che ci saranno profondi disaccordi nella riunione sulle questioni della sessualità, cosa che potrebbe far allontanare i rappresentanti delle Chiese conservatrici di paesi come l’Uganda e Kenya.
La frattura nella chiesa anglicana sulla sessualità è anche maggiore di quella sulle donne prete e vescovo; inoltre quanti sono contro il tema dell’omosessualità per motivi biblici vogliono che l’ala liberale della Chiesa anglicana smetta di consacrare vescovi e preti apertamente gay.
La lettera inviata ai presuli anglicani è stata voluta da Jayne Ozanne, ex direttore del gruppo Accepting Evangelica, che si batte per i diritti ‘vilipesi’ dei cristiani gay, bisessuali e transgender , che ha detto alla BBC News che ora è stata raggiunta una “linea” .
“E’ il momento di puntare in alto e richiamare la Chiesa alle sue radici, per ricordare loro che noi siamo lì per accogliere e servire tutti” invece “non abbiamo trattato la comunità gay come nostri fedeli. Ma effettivamente li abbiamo diffamati”.
Il Vescovo di Leeds Nick Baines ha detto che non gli è stato chiesto di firmare la lettera, ma ha aggiunto: “Non ci dovrebbe essere posto per l’omofobia nella Chiesa o altrove” e che “il cambiamento non è necessariamente una cosa così terribilmente”.
Tuttavia, Michael Nazir-Ali, l’ex vescovo di Rochester, ha affermato che non è d’accordo con la tesi secondo la quale non ci possono essere “diverse interpretazioni delle scritture” su questo tema. “La Bibbia è chiara su molte cose tra cui l’insegnamento sulla sessualità umana, che la Chiesa ha sostenuto e insegnato per 2.000 anni”.
Testo originale: Repent’ call to Church over gay Christian treatment