«Tu sei il Figlio di Dio!» (Marco 3,7-12)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
La superbia è vana: vuota. Gesù ce lo mostra ritirandosi nel mare quando la gente lo cerca solo per schiacciarlo, gettarsi su di Lui per toccarlo, cadere ai suoi piedi e gridare: Tu sei il figlio di Dio: Gesù è il Cristo ma non vuole diventare per noi un idolo. Lui è una Persona che vuole amare ed essere amata. E l’amore mai è violenza, assalto, invadenza, ma sempre carezza, tenerezza, custodia, rispetto della libertà.
Dal Vangelo secondo Marco 3,7-12
In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola