Quante cattiverie sulle persone gay! Non sono anche loro figli di DIO?
Email inviataci da Maria Teresa, risponde don Luca
Vi ho inviato qualche tempo fa una mia mail relativa alle “incredibili” espressioni manifestate da un sacerdote in Chiesa, durante la Messa del mattino, di un paese della provincia di Trento, ricevendo la Vs cortese risposta, oltre alla pubblicazione della mia mail. Grazie ancora.
Mi rincuora sapere che c’è Gionata, poiché proprio in questi giorni siamo sommersi (a dir poco) dalle polemiche che non si limitano a discussioni democratiche e civili, ma mettono a fuoco l’astio, l’odio, la totale non conoscenza, il rifiuto della società omosessuale. Si “odono”/leggono quotidianamente, attraverso i mezzi di comunicazione, veri e propri turpiloqui. Non posso che esserne amareggiata.
Non siamo anche NOI figli di DIO?
Come è possibile da parte degli integralisti cosiddetti cattolici pensare ed agire in un modo che non interpreta, a mio avviso, il messaggio cristiano? Tra gli argomenti e le “ragioni” che spesso vengono menzionate da costoro, il riferimento è anche al mondo animale, descritto modo spregiativo e dominante. Ma, a tal proposito, non sono gli animali creature del Signore? Non sono forse anche essi dotati di sensi? E’ questo l’UOMO? Mi rifiuto di crederlo.
Sarei felice di conoscere l’opinione di Don Luca che saluto caramente. Vi ringrazio per l’attenzione e vi invio un abbraccio.
Maria Teresa (Trento)
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La risposta…
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Cara Maria Teresa, anche gli animali sono creature di Dio ma gli animali non sono uomini. Possiamo dire che gli uomini sono delle creature predilette di Dio.
L’accostamento dell’omosessualità ad una pratica animalesca denota di per sé l’ignoranza del soggetto che parla, poiché riduce le persone omosessuali non a soggetti capaci di amare ma a dei meri oggetti in cerca di piacere. Quasi l’omosessuale non fosse dotato di un cervello e di un cuore ma avesse solo un organo genitale a cui dare piacere. E questo per fomentare un odio basato su stereotipi falsi, luoghi comuni che trovano l’attenzione solo di persone culturalmente povere e intellettualmente deficitarie.
Mi chiedo, se animalesca è l’intima unione di due persone che si amano, quand’anche omosessuali, che nel loro incontro esprimono l’unione più profonda, come può essere definito il comportamento di quelle persone eterosessuali che violentano le mogli/compagne? Come definisco il comportamento di quei padri/madri di famiglia, di quei preti, che violentano i bambini?
Ma allarghiamo lo sguardo, come dovrei definire il nostro comportamento che, ben consapevoli delle atrocità che stanno accadendo nel resto del mondo (quanti bambini muoiono di fame ogni giorno, quanta violenza ancora si perpetra in nome a volte anche di Dio) noi restiamo fermi, impassibili e nulla facciamo per aiutare gli altri?
Noi che siamo intenti a pensare alle prossime vacanze estive, al prossimo concerto a cui partecipare, alla prossima vacanza, etc… incuranti che anche ora, in questo preciso momento, un bambino sta morendo di fame… E’ possibile definirci umani? Siamo davvero così evoluti?
I comportamenti animaleschi (che poi animalesco lo si usa in termine spregiativo ma molte volte gli animali hanno comportamenti ben più nobili e solidali di quanti ne abbia l’uomo) sono ben altri, non certo l’incontro d’amore che si realizza tra due persone che si amano.
Ricorda cara Maria Teresa “ubi caritas est vera Deus ivi est”: dove c’è amore vero lì c’è Dio. Nel giudicare ogni cosa, parti sempre da qui. Solo da qui.
Ciao
don Luca