Quest’anno ci vado. Al Forum dei Cristiani LGBT ci sarò! Come madre
Riflessioni di Marta*, semplicemente una madre
Quest’anno ci vado. Ho deciso. E poi quest’anno al Forum dei Cristiani LGBT di Albano Laziale daranno uno spazio speciale per noi genitori. Che, in quanto genitori, probabilmente “etero” siamo.
Il Forum è un luogo di incontro, di riflessione e di incontro, di apprendimenti, di confronti, di crescita, e di incontro. Almeno, così lo immagino. Soprattutto incontro.
Incontro con gli altri, e incontro con la Parola, per rileggerla, meditarla, e sentirla risuonare dentro. Sentire con il senso del cuore, della nostra interiorità, cercare di cogliere il senso, verso quale direzione proseguire il cammino. Verso una umanità migliore.
In questi anni mi è capitato diverse volte di essere “in mezzo ai gay”. E non è poi così semplice come potrebbe apparire. Ovvero: magari dipende da che corazza indossi. Ma se ci vai con meno corazza possibile, come sarebbe opportuno, lo ammetto: non è proprio semplice.
Si avverte un disagio interiore, figlio di tanti anni di educazione omofoba, che, onestamente, non è facile superare.
Sono così tante le fantasie che ci facciamo noi “normali” su questo mondo, ancora così sconosciuto, che non è per nulla scontato non sentirsi in imbarazzo. E vorrei tanto, su questo, confrontarmi serenamente e sinceramente con altri “colleghi” genitori, con altre mamme, con altri padri.
Sono convinta che passi da lì, dalla conoscenza reciproca, dal rispetto reciproco, dall’affetto reciproco, passa da lì la strada per la normalizzazione, per il vero e completo diritto di cittadinanza umana di tutti gli orientamenti del desiderio, etero o omo che siano.
Ho già raccontato come è andata quando mio figlio ci ha detto di sé. Ma da lì, dal dirlo, dal sentirlo dire, a vivere serenamente la quotidianità, in questo nostro mondo così ancora tanto omofobo, il passo è lungo, lunghissimo. Lo dirà ai nonni, prima o poi? Agli zii? Ai cugini? Ai vicini? Al mondo intero? Lo dirà? E io, che farò? Sono così tante le domande, che non ho risposte, e non posso trovarle da sola.
Se tu incontri una persona sconosciuta, la vedi, la accogli per quello che è, per come ti appare. Ma, è inutile negarcelo, se sai prima che questa persona è in qualcosa “diversa” da te, allora ecco che la incontri sì, magari anche la accogli, ma per farlo indossi degli occhiali speciali: quelli del pregiudizio, di ciò che pensi di sapere su di lei, prima di incontrarla. E non è una buona partenza per un incontro umano.
Ecco, andare al forum può essere una occasione per lasciare a casa gli occhiali del pregiudizio, e riprovare ad incontrare le persone “diverse” in un abbraccio normale.
Che poi, come genitori, ne abbiamo un bisogno immenso. Perché sono gli stessi occhi con i quali possiamo e dobbiamo guardare i nostri figli. Occhi liberi da pregiudizi. Sono gli stessi occhi con cui ci guarda Dio. Io penso.
* Conosco Gionata.org ormai da anni. È stato il luogo che più ho frequentato in internet per cercare di capire un’altra vicenda fondamentale nella mia vita. Qui ho conosciuto persone molto belle. E ho avuto modo di conoscere di persona anche i webmaster.
Giorni fa, parlando con Innocenzo, gli ho detto che mi piacerebbe scrivere di queste mie vicende su Gionata, ma che non so neppure da dove cominciare, tanto è un groviglio, che non è facile dipanare.
“Fallo a puntate”, mi ha risposto. E allora, se volete, questa può essere una puntata, un po’ diario, un po’ ricordo. Un racconto in itinere. Che un po’ va avanti, e un po’ torna indietro, per cercare di capire, e trovare il filo di una vicenda normale, perché normale è innamorarsi e amare, anche se l’orientamento non è quello normalmente considerato normale. Non ho idea di come andrà a finire, perché si sta ancora svolgendo. E io non ho ancora compreso tutto. Anzi, a volte mi pare di non aver capito niente.