Il cammino e la lotta di padre Daley a fianco dei sacerdoti gay

Articolo di Bob Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 6 novembre 2015, liberamente tradotto da Silvia Lanzi

Nonostante il rilievo di papa Francesco del 2013 “Chi sono io per giudicare?” la Chiesa Cattolica rimane ambigua nell’accettare i preti e i religiosi gay, nonostante alcuni pensino che possano essere più del 60% del clero.
Mentre i fedeli cattolici accettano maggiormente le persone gay, non tutti i leader ecclesiastici hanno seguito l’invito del Papa. Padre Fred Daley, un prete apertamente gay dello stato di New York, ha parlato ad Al Jazeera America, durante il Sinodo sulla Famiglia, delle sue esperienze. Padre Daley ha fatto coming out nel 2004: la sua risposta al “diventare capro espiatorio” dei preti gay per la crisi degli abusi sessuali del clero.

Prima di ciò, padre Daley ha compiuto un viaggio interiore lungo un decennio per conoscere e affermare la sua identità sessuale. Molti anni dopo la sua ordinazione, ha spiegato: “Sono venuto in contatto con una sorta di dolore dentro di me che era davvero un ribollimento interiore della mia sessualità, ho iniziato a conoscere l’attrazione sessuale e sono rimasto inorridito. Pensavo fosse terribile e che sarei andato all’inferno […] [Un direttore spirituale gesuita] mi fece mettere in viaggio per riconoscere il mio orientamento, accettarlo e, in ultima analisi, gioire in ciò che Dio aveva creato […] Sono stato in grado di scegliere liberamente il celibato, perché ho continuato a sentire forte la chiamata al ministero dell’ordine. Ma ho scoperto che avevo il potere dell’intimità”.

Sfortunatamente, troppi sacerdoti mancano di una “comprensione contemporanea” della sessualità e, nel pensiero di padre Daley, hanno “sulle labbra quel che hanno imparato trenta o quarant’anni fa, ed è questo il vero problema”. Sebbene il coming out di padre Daley sia stato salutato con una standing ovation dai suoi parrocchiani, non tutte le congregazioni hanno accolto un prete apertamente gay. The Advocate  ha riportato che padre Daley è stato escluso, nel 2006, da una missione conoscitiva in Africa sull’HIV a causa del suo orientamento sessuale. Padre Daley ha detto che l’“effetto Francesco” sta pian piano cambiando questo tipo di ostracismo, che colpisce i gay “così come tutti gli altri”, grazie alla riorganizzazione delle priorità del Papa. Padre Daley ha dichiarato: “La dottrina è importante, ma non è al primo posto. La misericordia, la compassione, la comprensione, vengono prima della dottrina. Ed ha chiarito che, in ultima istanza, dobbiamo seguire la nostra coscienza”.

I preti e i religiosi gay sono alcuni tra i più vivaci ministri della misericordia e della comprensione che abbia la Chiesa. Per un ulteriore aiuto alla Chiesa perché abbracci i loro doni, padre Daley è il relatore principale di un ritiro intitolato Fan into Flame the Gift of God: Embracing the Gifts of Gay Priests and Brothers (Attizza la fiamma del dono di Dio: accogliere il dono dei sacerdoti e dei fratelli gay), sponsorizzato da New Ways Ministry. Il ritiro è aperto a preti, diaconi e i religiosi gay, ma anche al personale del clero diocesano, come i superiori e il personale formativo delle comunità religiose maschili. ll programma è progettato per favorire la comunicazione e la comprensione tra il clero e i religiosi gay ed i leader responsabili del loro sviluppo.

Come le parole di padre Daley rivelano, anche se i preti e i religiosi gay contribuiscono molto alla nostra Chiesa e al nostro mondo, rimangono sottovalutati e soffrono di un’ingiusta pressione ecclesiastica a causa del loro orientamento sessuale. Il ritiro ha la speranza di iniziare delle discussioni che aiutino a invertire questa tendenza.

Testo originale: Fr. Fred Daley Helps Church Embrace the Gifts of Gay Priests & Brothers