La dottrina sociale della Chiesa e le persone transgender senza fissa dimora
Riflessioni pubblicate sul blog Catholic Social Teaching And Transgender Issues (USA) il 12 maggio 2014, liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Parliamo ancora del Rapporto “Injustice at Every Turn. A Report of the National. Transgender Discrimination Survey“(2011) quando si occupa del diritto ad avere un alloggio. “Tra le varie forme di discriminazioni riguardanti l’alloggio, affrontate dagli intervistati, troviamo un 19% a cui è stata negata una casa o un appartamento e l’11% che è stato sfrattato solo perché transessuali o queer. Il 19% degli intervistati ad un certo punto è diventato senza fissa dimora perché trans o queer, mentre l’1,7% degli intervistati è ancora senza fissa dimora.”
È più probabile che i trans senzatetto siano incarcerati oppure costretti a lavorare nel campo della prostituzione. Di quelli che tentano di andare nei rifugi per senza tetto “il 29% sono stati allontanati anche da lì, il 42% è stato obbligato a stare in rifugi progettati per il genere opposto, mentre gli altri hanno incontrato degli atteggiamenti ostili. Il 55% ha riferito di essere stato molestato, il 25% di essere stato assalito fisicamente e il 22% sessualmente.”[1]
Possiamo notare come l’accesso all’alloggio possa essere difficile per le persone transgender e le strutture pensate per le persone senza fissa dimora spesso non sono in grado di ospitarle e proteggerle. Quello che ci vuole sono leggi che proteggano le persone transessuali dalla discriminazione e linee guida/normative destinate ai luoghi per i senza fissa dimora sul trattamento delle persone trans, meglio sarebbe avere ostelli dedicati specificatamente ad essi.
La Chiesa cattolica ha delle linee guida simili per quel che riguarda l’argomento “casa” come è stato per l’educazione e l’occupazione. Nella Gaudium et Spes, paragrafo 26, si dichiara “Contemporaneamente cresce la coscienza dell’eminente dignità della persona umana, superiore a tutte le cose e i cui diritti e doveri sono universali e inviolabili. Occorre perciò che sia reso accessibile all’uomo tutto ciò di cui ha bisogno per condurre una vita veramente umana, come il vitto…”[2]. Nello stesso stile, Living the Gospel of Life, al paragrafo 22 dice “Qualsiasi politica di dignità umana deve affrontare seriamente le questioni del razzismo, della povertà, della fame, dell’occupazione, dell’istruzione, dell’alloggio e dell’assistenza sanitaria. Pertanto, i cattolici dovrebbero coinvolgere se stessi e difendere i deboli e gli emarginati in tutti questi settori.”[3] Così la Chiesa cattolica ha reso chiaro che l’accesso all’alloggio è un diritto umano, uno di quelli che devono avere la precedenza, specie per i deboli e gli emarginati.
Guardando a queste statistiche, è difficile pensare agli alloggi per le persone transgender come tutt’altro che un problema dei deboli e degli emarginati. Non solo vi è un tasso piuttosto elevato di discriminazione nelle abitazioni, ma coloro che sono senza fissa dimora sono tormentati attivamente. È necessario per la Chiesa cattolica e per i cattolici laici capire meglio le necessità delle personi transessuali per dare loro il tipo di servizi di cui hanno bisogno per le situazioni riguardanti l’abitazione.
Quante persone trans sono morte per la strada che avrebbero potuto invece sopravvivere e trovare rifugio in ricoveri per senza tetto? Quante persone trans sono state violentate o aggredite perché non sono state adeguatamente curate quando sono state ammesse in un rifugio per senzatetto? La Chiesa cattolica dovrebbe sostenere per conto delle persone transgender e della necessità per lo Stato di approvare leggi che le proteggano dalla discriminazione, sia nell’assegnazione delle abitazioni e sia per una migliore regolamentazione dei rifugi per i senzatetto.
_________
[1] http://endtransdiscrimination.org/PDFs/NTDS_Report.pdf
[3] http://www.usccb.org/issues-and-action/human-life-and-dignity/abortion/living-the-gospel-of-life.cfm
Testo originale: Catholic Social Teaching on Housing and Homelessness and its Application to Transgender People