Scoprirsi genitori cristiani con figli omosessuali richiede tempo. Concedetevelo
Testo di Gerry Lynch tratto dal libretto “Parents’ Guide” pubblicato da Changing Attitude Ireland* (Éire e Irlanda del Nord), liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Penso che mio figlio o mia figlia sia omosessuale… Da quando c’è una Chiesa cristiana, ci devono essere stati genitori con figli e figlie omosessuali. Quel che è cambiato in tempi recenti è l’apertura con cui l’argomento dell’omosessualità è stato discusso, sia nella società in genere che nella Chiesa d’Irlanda.
Sempre più genitori stanno scoprendo che i loro figli e figlie sono gay, lesbiche o trangender. Per alcuni genitori questo è un tempo profondamente significativo; capiscono che il loro figlio o la loro figlia hanno fiducia in loro e li amano abbastanza da condividere una cosa molto intima e personale. Per questi genitori, l’apertura e la fiducia sono una grande benedizione che porta ad un amore più profondo, ad una famiglia più forte e forse all’aggiunta di un/a nuovo/a genero/nuora. Per gli altri genitori, il sentimento di mutuo amore tra genitore e figlio/figlia si tinge di delusione, perché ci sono meno possibilità di diventare nonni e perché certamente è improbabile che vedano i loro figli sposarsi con un matrimonio tradizionale nella Chiesa d’Irlanda.
Altri genitori hanno paura che i loro figli possano vivere una vita infelice a causa della loro omosessualità e soffrano violenza o discriminazioni sul lavoro. Per altri genitori ancora, la scoperta che loro figlio o loro figlia è omosessuale è un evento sconvolgente. Non possono accettare l’omosessualità come una cosa moralmente neutra e non pensano che ci siano circostanze in cui sia giusto per due persone dello stesso sesso avere una relazione sessualmente attiva. Potrebbero aver paura che il loro figlio o la loro figlia sia destinato/a ad una vita solitaria fatta di rapporti di sfruttamento, seguita da un’eternità senza Cristo. Alcuni hanno anche paura che nel vivere la loro idea della fede cristiana rischino di spingere il loro figlio o la loro figlia lontano da loro.
La prima cosa da ricordare è che, comunque ci si senta, siamo nel giusto. Avete anche voi sentimenti e speranze per il futuro, non sentitevi colpevoli per quello che provate. Ogni genitore cristiano di un/a figlio/a omosessuale inizia da un punto diverso. Alcuni avranno colleghi di lavoro o vicini o parrocchiani che sono omosessuali, e alcune di queste persone omosessuali potrebbero essere amici intimi. Altre persone non hanno mai consapevolmente incontrato una persona gay o lesbica. Certamente, nella Chiesa d’Irlanda abbiamo sempre avuto una vasta gamma di interpretazioni riguardo la Scrittura la nostra relazione con l’insegnamento della Chiesa.
Qualunque sia la vostra storia, scoprire di avere un/a figlio/a omosessuale è sempre il più grande evento della vita. È importante dare a voi stessi e a vostro/a figlio/a il tempo di adattarsi. Proprio come non ci si deve sentire in colpa per i propri sentimenti, non ci si dovrebbe sentire in colpa per i propri bisogni emotivi e spirituali. Prendetevi il tempo che ci vuole. Pensate, pregate, chiedete a Dio guida e aiuto. Parlare con altri genitori di figli/e omosessuali può essere utile.
Ci può essere gente con un’esperienza personale di questi argomenti con cui poter parlare nella vostra parrocchia e, se non ci sono, Changing Attitude Ireland vi può aiutare a mettervi in contatto con altri genitori cristiani di figli/e omosessuali.
Se trovate che sessualità dei vostri figli sia una sfida difficile, forse potreste chiedergli/le tempo per digerire ciò che vi hanno detto. Potrebbe essere meglio per tutti discutere l’argomento omosessualità per parecchio tempo. In questo periodo, cercate di passare un po’ di tempo di qualità con vostro figlio, facendo cose che piacciono ad entrambi e che vi avvicinano l’un l’altro. Qualunque siano le vostre differenze, la Scrittura vi chiede di amare vostro figlio e a vostro figlio di amare voi. Forse potreste prendere in considerazione di riflettere sul capitolo 6 della lettera di san Paolo agli Efesini e sul valore che pone nell’amore vicendevole tra genitori e figli.
È sempre meglio essere onesti con i vostri figli quando avete bisogno di uno spazio emotivo per adattarvi. Assicurateli che li amate e che sarà sempre così, ma come loro hanno indubbiamente bisogno di spazio per venire a patti con la propria sessualità, così anche voi ne avete necessità. Mentre in ogni relazione c’è un tempo per la franchezza, questo potrebbe non essere il momento migliore. Con l’aiuto di Dio, voi e i vostri figli avrete molti anni per stare insieme in famiglia. Prendetevi il tempo giusto all’inizio di questa nuova fase della vita famigliare.
* Changing Attitude Ireland è un network di persone etero, gay, lesbiche, bisessuali e transgender, laiche e ordinate, legato alla Chiesa d’Irlanda, espressione della Comunione Anglicana nella Repubblica d’Irlanda e nell’Ulster, che opera per la piena affermazione delle persone LGBT all’interno delle Chiese d’Irlanda.
Testo originale: I Think my Son or Daughter is Gay: Guidance for parents of gay children.