La lotta di Davide contro Golia e la sfida dei gay cristiani ai giganti del nostro tempo
Sermone su 1 Samuele 17, 38-51 tratto da createdgay.com, liberamente tradotto da Pina
[…] I figli di Israele erano in guerra con i Filistei. Golia era un gigante. I cronisti non sono d’accordo riguardo la sua altezza. Non siamo proprio sicuri di quanto Golia fosse alto, ma sappiamo che era alto.
Albert Barnes dice che era alto 2,90 m, mentre Adam Clarke sostiene fosse 3 m! Un altro cronista dice che la sua altezza era 3,50 m!
Il campione appiana una controversia tra eserciti e nazioni. Il cronista John Gill descrive Golia come un provocatore. Avrebbe sfidato chiunque a duello. Il vincitore avrebbe deciso il destino della guerra.
Davide apprese della sfida di Golia e chiese di potersi battere con lui, forte del fatto di aver ucciso orsi e leoni mentre proteggeva le pecore, per cui poteva uccidere Golia. Il Re decise di lasciar provare Davide. E’ da questo punto che riprendiamo la storia tratta dalla Bibbia.
Oggi leggerò dalla Versione in Inglese Contemporaneo. Mi piace come la storia è raccontata in questa versione della Bibbia. Siete liberi di seguirla nella vostra.
La storia continua in 1Samuele 17, 38-51:
“Saul rivestì Davide della sua armatura, gli fece indossare un elmo di bronzo. Davide si legò la spada sopra l’armatura e cercò di camminare, ma non era abituato a quelle cose.
“Non riesco a camminare con tutta questa roba addosso”, disse Davide.
“Non sono abituato”.
Davide si liberò dell’armatura e prese in mano il suo bastone. Andò al torrente e raccolse cinque ciottoli lisci e li pose nella sua bisaccia. Quindi, prese in mano la fionda e si mosse verso Golia.
Golia avanzava verso Davide, preceduto dal suo scudiero. Quando vide che Davide era un ragazzetto di bell’aspetto, si prese gioco di lui.
“Credi che io sia un cane?”, chiese Golia. “E’ per questo che vieni a me con un bastone?”
Egli maledisse Davide in nome degli déi dei Filistei e gridò: “Fatti avanti! Quando avrò finito con te, ti darò in pasto agli uccelli e alle bestie selvatiche!”.
Davide rispose: “Tu vieni a me per combattere con la spada, la lancia e l’asta. Ma io vengo a te nel nome del Dio Onnipotente, Signore dell’esercito d’Israele che tu hai insultato! Oggi, il Signore mi aiuterà a sconfiggerti.
Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e getterò i cadaveri degli altri Filistei agli uccelli e alle bestie selvatiche. Allora, tutto il mondo saprà che Israele ha un vero Dio.
Tutti qui vedranno che il Signore non ha bisogno di spade o lance per salvare il suo popolo. Il Signore vince sempre le sue battaglie e ci aiuterà a sconfiggervi”.
Appena Golia si avvicinò, Davide gli corse incontro, pose una pietra nella fionda e puntò contro il gigante. Al primo colpo, la pietra colpì Golia in fronte, gli ruppe la testa e cadde con la faccia a terra. Davide sconfisse Golia con una fionda e una pietra. Lo uccise benché non avesse la spada. Davide fece un salto e prese la spada di Golia che usò per tagliargli la testa. Quando i Filistei videro ciò che era accaduto al loro eroe, si diedero alla fuga”.
Gli uomini di Re Saul fecero ciò che ritenevano giusto: volevano proteggere il giovane Davide. Gli fecero indossare l’armatura, ma per lui era troppo pesante. Egli osservò: “Non riesco a muovermi con questa addosso”. Quindi, fece ciò che andava bene per lui. Davide ricorse alla sua esperienza e al suo ruolo: andò in battaglia così come nelle tante occasioni in cui lottò contro le bestie selvatiche che volevano razziare il gregge.
Dunque, Davide va in battaglia con il bastone, la fionda e cinque pietre in mano: entra in combattimento in questo modo e Dio lo benedice, lo riempie di favore divino. Davide usa la sua fionda per sconfiggere Golia, il gigante. Quando i Filistei lo vedono uccidere Golia muoiono di paura.
L’episodio di Davide nella Versione in Inglese Contemporaneo mi colpisce in quanto attinente alla comunità omosessuale. “Non riesco a muovermi con questo addosso”.“Non riesco a muovermi con questo addosso”.
L’armatura era troppo pesante, troppo ingombrante per Davide per combattere. Egli non riusciva a muoversi nella stretta giubba che gli avevano dato. Non riusciva a muoversi con il peso dell’armatura.
Gli omosessuali sposati in modo tradizionale e con figli: questo è un peso! Provate a muovervi, provate a camminare con questo peso! E le prospettive non terminano con il matrimonio tradizionale!
Gli omosessuali devono comportarsi e vestirsi bene, per cui si chiede a tutte le lesbiche di indossare qualcosa di raffinato e decorato. Le vere donne indossano anche jeans e stivali!
Chiedere alle lesbiche di indossare vestiti raffinati per andare in chiesa e al lavoro è come chiedere al giovane Davide di trascinarsi l’armatura che solo un uomo adulto può indossare.
E aspettarsi che tutti i gay vestano con colori classici per passeggiare, parlare e comportarsi come John Wayne è un fardello pesante. Non è necessario camminare e parlare come John Wayne per essere un vero uomo! Anche i veri uomini hanno un lato dolce.
Molti gay, lesbiche, bisessuali e trans hanno cercato di fare ogni cosa indossando l’uniforme del mondo convenzionale.
Hanno provato ad indossare una giubba stretta ma era troppo pesante, troppo opprimente, troppo stancante da portare e farci qualsiasi cosa!
Con addosso la giubba stretta, gli omosessuali non riescono a muoversi. Dopo aver provato e riprovato a vivere una vita ordinaria, a muoversi con la giubba stretta, molti hanno rinunciato e vissuto nel modo in cui Dio li aveva creati. E sapete cosa? Hanno sprecato meno energia!
C’è una ragione: una giubba stretta vincola una persona, le toglie la libertà di muoversi e pesa come le due tonnellate e mezzo di un SUV. Avete mai provato a correre con 2 tonnellate sulla schiena? E’ una cosa senza senso.
Avete mai provato a lanciare coltelli indossando una giubba stretta? Non è una cosa comune! Ma in qualche modo molti gay, lesbiche, bisessuali e trans sono riusciti a farlo per molto tempo prima di trovare il modo di essere veri per se stessi e per Dio.
L’orgoglio è Dio che toglie la giubba stretta, che spezza le catene che ci legano, che ci trattengono dall’essere chi siamo, che toglie il bagaglio in eccesso. Dio rimuove il peso che porta ad essere qualcun altro e non colui che era stato creato, così si può vivere davvero e godersi la vita che Dio ha donato.
C’è anche un lato spirituale in questo: molte chiese si aspettano che gay, lesbiche, bisessuali e trans servano Dio come le altre persone.
Quelle chiese si aspettano che i gay servano Dio con la giubba stretta. Vivere esattamente come una persona comune, frequentare una chiesa osservante che non tollera gli omosessuali e unirsi alla condanna di tutti gli omosessuali significa indossare due tonnellate e mezzo di una stretta giubba spirituale.
Dio la sta togliendo a tutti i gay, lesbiche, bisessuali e trans del mondo. La libertà che Dio dà agli omosessuali permette loro di servire il Signore con risultati straordinari! Il Signore lavora meglio quando il suo popolo è davvero libero di realizzare la vita cristiana.
Gli omosessuali non sono dei rigidi osservanti! Dio li ha creati perché adorassero dal profondo del loro cuore. Quando gay, bisessuali e trans adorano e servono Dio con bizzarro senso di cristianità, essi diventano suoi potenti servi.
Questo stimolo spirituale deriva dall’accettazione di se stessi, un’accettazione che comprende l’adorare e il servire Dio senza cercare di indossare vesti spirituali che non si adattano bene, che sono limitative.
Attraverso le vite di gay, lesbiche, bisessuali e trans Dio dona confidenza e libertà spirituali.
Tale libertà dà agli omosessuali cristiani la capacità di fronteggiare i giganti che infestano il mondo.
Alcuni di questi giganti sono:
– una religione basata sul peccato, non in stato di grazia;
– povertà, fame e l’essere senza tetto;
– schiavitù economica, oppressione politica e guerra;
– paura, rabbia e crimini d’odio.
E questi giganti sono troppo grandi? Non per Dio, non per la tribù omosessuale di Dio! Gli omosessuali hanno visto Dio sconfiggere i giganti in precedenza. Il Figlio di Dio ha sconfitto la paura e il giudizio!
I giganti dell’omofobia, bifobia, lesbofobia e transfobia interiorizzate sono caduti dinanzi al braccio aperto di Dio. In alcune regioni del mondo, Egli si è mosso per eliminare l’ingiustizia legalizzata e la discriminazione istituzionalizzata contro tutti gli omosessuali. E quest’opera continua! I potenti giganti sono caduti, uno dopo l’altro sono caduti!
Il Signore si muove nei cuori della gente, compresi gay, lesbiche, bisessuali e trans per dare a questo mondo la speranza divina, mostrando che le cose possono essere fatte meglio su questa terra.
E voi siete parte del movimento di Dio. Il Dio che vi ha scelto per questo compito e vi arricchirà!
Testo originale: The Mighty Have Fallen