Aiutiamo Faith IDAHOBIT 2016 con tutte le persone LGBTI credenti d’Europa
Dichiarazione di Faith IDAHOBIT Campaign, liberamente tradotta da Silvia Lanzi
Cos’è la Faith IDAHOBIT 2016? La Faith IDAHOBIT è stata creata nel 2015 come campagna per mobilitare i leader religiosi, i rappresentanti della fede, i teologi e i laici dell’Europa e per attirare l’attenzione del pubblico contro l’abuso della libertà di religione per giustificare e incitare la condanna, la discriminazione e la violenza nei confronti di individui e comunità LGBTI. La libertà di religione e i diritti LGBTI non si escludono vicendevolmente, ma sono parte integrante del nostro sistema di diritti umani. Sono concepiti per trattare tutti con rispetto e dignità, a prescindere dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere e dall’espressione di sé.
Come potete aiutare Faith IDAHOBIT 2016? La nostra maggiore priorità è identificare e coinvolgere persone di fede che vogliono aiutare l’IDAHOBIT. Possiamo iniziare il 17 maggio, un momento di riflessione e di azione dedicato a creare una voce europea della fede che si opponga alla discriminazione e alla violenza contro le comunità e gli individui LGBTI. Ci sono due possibilità:
1. Firmare la Faith Declaration per condannare la discriminazione e la violenza che affliggono le persone LGBTI su www.inclusivefaith.eu;
2. Spiegare con un video o con un messaggio scritto perché la non-discriminazione e la non-violenza sono valori importanti per il vostro lavoro e la vostra vita.
Siamo lieti di lavorare con voi per moltiplicare e amplificare il vostro impegno nell’pporvi a qualunque violenza contro le persone LGBTI e nel lottare per creare luoghi sicuri per coloro che sono spesso emarginati, semplicemente a causa del loro orientamento sessuale, della loro identità di genere o della loro espressione di sé. Il vostro contributo è importante e sarà ascoltato!
Perché IDAHOBIT? L’International Day against Homophobia, Biphobia and Transphobia (Giornata internazionale contro l’omofobia la bifobia e la transfobia) mobilita aiuti per la comunità LGBTI ovunque nel mondo. La giornata del 17 maggio è riconosciuta ufficialmente da vari stati e istituzioni internazionali, compresi il Consiglio d’Europa e il Parlamento europeo. Data scelta per commemorare la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di togliere dalla lista delle malattie mentali l’omosessualità del 17 maggio 1990, è ora un appello per i diritti umani di tutti noi.
Non possiamo aspettarci realisticamente che i vari organismi religiosi di tutti gli stati membri del Consiglio d’Europa cambino improvvisamente posizione in merito alla comunità LGBTI. Vogliamo lavorare insieme per individuare, coinvolgere e moltiplicare quelle voci religiose che considerano la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere in modo simile al razzismo, al sessismo e ad altre forme di intolleranza.
Indirizzi da contattare per info:
Rev. Shanon Ferguson, presidents@euroforumlgbtchristians.eu
Rev. Wielie Elhorst, presidents@euroforumlgbtchristians.eu
Florin Buhuceanu, florinbuhuceanu@yahoo.com
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DICHIARAZIONE DELL’IDAHOBIT 2016
Nei nostri Paesi troppo spesso gli uomini e le donne omosessuali, i bisessuali e le persone transessuali (LGBT) sono vittime della violenza, sia subdola che palese. Gli si danno dei nomignoli, ci si prende gioco di loro, vengono abusati o anche aggrediti. A volte non si sentono sicuri nemmeno nelle loro case. In molti posti per loro è pericoloso porsi per quello che sono ed essere chi sono con sincerità.
In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, come leader religiosi, teologi e laici d’Europa, dichiariamo quindi quanto segue:
- Non la pensiamo tutti allo stesso modo riguardo all’orientamento sessuale e alla diversità di genere, ma tutti noi crediamo che ogni essere umano sia creato ad immagine di Dio. Questo trascende tutti i nostri marcatori di identità: età, identità di genere, espressione di sé, sessualità, razza, etnia, lingua, abilità o religione. Quindi dobbiamo trattarci con dignità: rispettosamente, in modo pacifico e con amore. Tutta la violenza contro le persone LGBT è espressione del male.
- Affermiamo che gli abusi fisici e verbali di ogni tipo non devono essere avallati o legittimati in nome di “Dio”, delle “tradizioni culturali” o dei “valori della famiglia”: nessuno dei figli di Dio dovrebbe vivere nella paura. Chiunque usi violenza contro un altro essere umano nega la chiamata che Gesù Cristo fa a tutti noi di amare Dio e il nostro prossimo.
- Incoraggiamo i leader religiosi e le persone di fede dall’astenersi da ogni parola o azione che possa sostenere la violenza contro le persone LGBT e a creare, nelle loro comunità, spazi sicuri per l’incontro e il dialogo.
Riconosciamo che ci sono momenti nelle nostre comunità di fede in cui, a volte, è violata la dignità delle persone LGBT. Ce ne rammarichiamo profondamente. - Promettiamo di fare tutto ciò che è in nostro potere per sradicare le incomprensioni e combattere contro ogni odio o violenza contro le persone LGBT in tutti i nostri contatti locali, nazionali e internazionali con la società civile, le altre Chiese e gli organismi della Chiesa.
Testo originale: Believers of all faiths say no to violence against LGBTI people