Dopo la strage di Orlando. Dalla gioia al dolore, cosa faremo adesso?
Riflessioni* di Susan Cottrell** pubblicate sul suo blog Freed Hearts (Stati Uniti) il 22 giugno 2016, liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Il mondo è addolorato per l’orribile omicidio di massa di così tante persone LGBT innocenti (ad Orlando). I cuori sono a pezzi, e ci chiediamo dove andremo.
Le mamme del mio gruppo segreto di supporto su Facebook sono disperate per i loro figli LGBT e si domandano come aiutarli a regolare la rotta quando un luogo di rifugio può essere distrutto in una sola terribile notte.
Le persone LGBT hanno mandato messaggi teneri, dispiaciuti per le loro vite – molti hanno perso i loro amici proprio quella notte – ma sono stanchi di vivere nella paura. Ecco cosa vuol dire vivere nascosti e loro non vogliono più farlo.
Sono solo persone sensibili, gentili, divertenti, intelligenti e coraggiose che vogliono vivere in pace.
Solo un anno fa abbiamo pianto lacrime di gioia, quando il matrimonio omosessuale è diventato legge di stato (negli Stati Uniti). Ora piangiamo lacrime di indicibile dolore e pena.
Ci stiamo tutti chiedendo dove stia andando il mondo. Come possiamo raccogliere i pezzi andati in frantumi in una notte e andare avanti?
Ecco il punto principale: la vostra vita conta.
La vostra vita è bella, e amabile e piena di luce. La vostra vita è un arazzo da 10.000 lacrime e 10.000 preghiere, infiniti esami di coscienza, questi difficili riti di passaggio hanno formato una bellezza che nessuno può sminuire.
S. B. è stato spezzato da un tortuoso “esorcismo per renderlo etero”, ha trovato il coraggio di liberarsi e parlare per dire mai più. La strada per guarire le ferite che i cristiani ti hanno inflitto è ancora lunga e dura, ma la luce brilla nei tuoi occhi e la speranza riempie il tuo cuore, sono sicura che riemergerai meravigliosamente intero e finalmente a tuo agio, così come Dio ti ha fatto essere.
L. e C., hanno dovuto traslocare per la vostra stessa incolumità perché il padre di uno dei due ha tentato di uccidere l’altro, ricordate che avete tutta la vita davanti e meravigliosi contributi da dare.
C. ha combattuto lunghe e infinite battaglie contro la sua famiglia e un insegnamento (cristiano) conservatore e fuorviate, ha mostrato un grandissimo coraggio e finalmente è emerso nei suoi colori arcobaleno per dire: “Questo è quel che sono. Punto“.
Shane, che ha fatto coming-out durante i suoi quarant’anni, dopo anni di preghiera e di lotte ammettendo, finalmente, che nessuna “terapia”, per quanto lunga, la cambierà. Tu sei intelligente, divertente e d’ispirazione per altri, sono felice di conoscerti.
Sono dispiaciuta con coloro che mi hanno parlato delle persone che hanno perso nel massacro di Orlando. Quanto disperato deve essere il vostro cuore. Proverete dolore, piangerete, vi chiederete perché e guarirete. Dovrete andare avanti per trovare più coraggio e accorgervi che lo avete avuto.
A tutti voi – a tutte le innumerevoli persone che amo caramente e alle vostre splendide famiglie che vogliono solo che siate al sicuro – dico che guariremo, saremo forti ed esprimeremo il nostro amore e la nostra bellezza, ci potete contare.
Ci saranno sempre persone paurose che rivolgeranno all’esterno la loro angoscia perché non potranno più trattenerla. È sempre stato così e credo che sarà sempre così.
Non vivete avendo paura di loro. Non negate la vostra vita e la vostra realtà per evitare le persone che vogliono ferirvi. Loro non vi conoscono, non si curano di voi, non sono il vostro capo.
Scegliete voi la via da seguire, vivete il più pienamente possibile, finché i vostri giorni saranno finiti, non importa quando sarà. Siate sinceri con voi stessi perché è l’unica vita che vale la pena vivere.
Noi che vi amiamo vi stiamo accanto con coraggio, contro quelli che vi terrorizzano – sia con le armi, che dal pulpito o su Facebook.
Voi siete quelli che compiono un viaggio eroico con un coraggio straordinario. Voi siete quelli che stanno mostrando al mondo – e alla Chiesa – come amare.
Vi ringrazio con tutto il mio cuore per saper amare.
Genitori, che vi state chiedendo come andare avanti, non retrocedete impauriti. Nessuno sa cosa ci riserva il futuro, non possiamo evitare il rischio perché siamo bloccati in una vita con muri che ci si chiudono intorno.
Dobbiamo vincere coerentemente così come siamo, ovvero amore, che deve essere vissuto nella comunità, in pienezza e con speranza. Ci sono molte cose da fare, molte persone da amare, molta verità da vivere. Viviamola insieme la vita, in pienezza.
Testo originale: Obergefell & Orlando, From Joy to Grief… What Do We Do Now?