Ma per essere in comunione con la chiesa cattolica si deve smettere di essere gay?
Email inviataci da Annamaria risponde fra Roberto
Una lettera densa di domande che un po’ tutti i cattolici omosessuali finiscono, prima o poi, per porsi. Dare una risposta esauriente in poche righe è arduo ma non impossibile. Vediamo le tracce di riflessione proposteci dalla risposta di fra Roberto.
Cari amici di Gionata,
è un gran sollievo sapere che ci siete. Da qualche tempo è come stare in famiglia. Grazie di tutto quello che fate e andate avanti sempre così, con semplicità ma anche senza peli nella lingua.
Stamattina mi è capitato di rileggere tutte le “lettere a Gionata” e mi ha colpito molto la risposta data da fra Roberto a Roberto sul problema della castità per gli omosessuali a cui ci obbliga l’insegnamento “ufficiale” della Chiesa. E vorrei fare qualche domanda.
Ma noi cosa siamo se rifiutiamo l’insegnamento ufficiale della Chiesa? Fra Roberto dice chiaramente che non è d’accordo con quanto dice il catechismo della Chiesa Cattolica. E vorrei vedere chi si sente d’accordo tra noi. Ma questo vuol dire che non siamo cattolici? Il cattolicesimo non è vincolato dall’obbedienza al papa e al Magistero? Allora fra Roberto non è più cattolico? Potrei sperare in una risposta di fra Roberto?
E poi un’altra domanda per fra Roberto che sembra un esperto di Bibbia. Nella lettera di cui sopra sono citati più volte dei brani biblici cosiddetti “omofobici” e allora mi dico che ci sono tre possibilità: o i brani dicono quello che dicono e allora noi siamo già all’inferno.
O non dicono la verità di Dio e allora la Bibbia non è Parola di Dio? E’ tutta una menzogna? La terza possibilità è che tutti (anche il papa) sappiano che in effetti i brani biblici sempre citati non sono veramente omofobici ma sono usati solo per tenerci tra i rifiuti, per farci sentire odiati anche da Dio. […]
Saluti a tutti e grazie
Annamaria
La risposta…
Cara sorella*,
rispondo alle tue domande evitando la tentazione di farne un trattato di ecclesiologia. Se poi vorrai approfondire, dico a te quello che dico anche agli altri, puoi scrivermi personalmente o contattare il Gruppo “amarecolcuoredidio” dove si discute sui temi del dualismo fede-omosessualità.
Ma veniamo alla tua domanda che si può riassumere in due punti:
1) “Si può essere cattolici dissidenti, non in adesione, cioè, alla dottrina magisteriale?”
2) I cosiddetti brani “omofobici” citati nella Bibbia sono veramente tali? E se non lo sono, perché vengono usati come tali?
Tento di dare una risposta ad entrambe le domande.
Innanzitutto il termine “cattolico” deriva dal greco katholikòs usato in filosofia per intendere qualcosa vista nella sua totalità, in ogni suo aspetto. Nell’uso “religioso” il termine assume subito, fin dal secondo secolo d.C., un carattere più universalistico e geografico oltre che teologico. Ma in effetti, la prima volta che troviamo il termine cattolico nei Padri, è in una lettera di Ignazio di Antiochia, il quale cita testualmente: “La Chiesa è cattolica se è il luogo della presenza di Cristo”[1].
Qualche anno dopo Clemente Alessandrino dirà che la Chiesa è cattolica se è modellata sull’unità che lega Cristo al Padre e allarga il concetto all’unità tra i membri (concetto già riportato in s. Paolo). Il concetto si allarga sempre più fino a diventare: la Chiesa è cattolica perché è espansa in TUTTO il mondo, perché TUTTI credono la stessa cosa e vivono secondo la stessa dottrina, e la vivono in TUTTI i tempi e per sempre (Vincenzo da Lerino).
Chiudo questa noiosa esposizione citando il Vaticano II che in Lumen Gentium 13 cita: “[La Chiesa] è un popolo uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia l’intenzione della volontà di Dio, il quale in principio ha creato la natura umana, e vuole radunare insieme infine i suoi figli che si erano dispersi“.
La Chiesa è dunque cattolica se opera per l’unità dei fedeli nell’unico Cristo Salvatore e non se li divide in rivoli. E’ cattolica, insomma, se è ecumenica (termine di per sé quasi omonimo). La Chiesa realizza la sua cattolicità se realizza la preghiera di Gesù “Ut unum sint… che siano una sola cosa!!!”.
Tutte le altre cose che ci hanno insegnato sono nate in epoche in cui il la gerarchia ecclesiastica tendeva al potere assoluto (tempi andati?) e al dominio sull’uomo attraverso le minacce di Dio che…. se non facciamo così siamo all’inferno!
Ma, fatta questa premessa, è necessario per rispondere alla nostra lettrice, introdurre il concetto di “coscienza” che chiarifica alcuni legittimi dubbi che non sono solo della nostra amica*, la quale si chiede se il rifiuto di alcuni deliri magisteriali sia equivalente a essere separati da Dio o comunque non potersi più definire cattolici.
Citerò due fonti, entrambi, come vedrete, cattolicissime.
La prima è quella del card. Newman (convertito dalla fede anglicana al cattolicesimo) il quale ebbe a dire: “Brindo al papa, ma prima alla coscienza”.
La seconda fonte è quella di un papa, anzi proprio del papa, di Benedetto XVI°, il quale, invitato a Siena per una conferenza, quando era ancora il card. Ratzinger, Prefetto della Congregazione della Fede, così si espresse pubblicamente commentando proprio la frase di Newman:
“Ben pochi – dice Ratzinger – fra i cattolici, conoscono l’autentica dottrina cattolica che, peraltro, è sottolineata anche nel Catechismo dove si cita una frase simile di Newman: “la coscienza è il primo dei vicari di Cristo.
Questo significa che i cattolici hanno il dovere di dire la verità, di riconoscerla anche quando fa male e di affermarla anche contrapponendosi a uomini di Chiesa. Quanto avrebbe da guadagnare la Chiesa dall’esistenza nel mondo cattolico di uomini liberi come erano nel Medioevo santa Caterina, Dante o Antonio da Padova, veri figli di Dio i quali sanno che non si serve Dio con la menzogna, con l’omertà e col servile vassallaggio di un certo clericalismo. Quanti fatti orrendi sarebbero stati evitati, risparmiando alla Chiesa la vergogna e l’onta”.
E continua:
“Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.
L’enfasi sull’individuo, a cui la coscienza si fa innanzi come supremo e ultimo tribunale, e che in ultima istanza è al di là di ogni pretesa da parte di gruppi sociali, compresa la Chiesa ufficiale, stabilisce inoltre un principio che si oppone al crescente totalitarismo”.
Riguardo, poi, ai cosiddetti brani omofobici, mi riservo di approfondire l’argomento in sedi più idonee, ma, per rispondere alla sorella*, dico solo che NO, la Bibbia non contiene brani chiaramente omofobici, sebbene alcuni versetti sono assai difficili da spiegare. La pedagogia di Dio è l’amore e non la punizione.
Perché allora vengono utilizzati in modo da volgerli a condanna dei gay? E perché i nazisti infornarono tutti i diversi che gli capitavano sotto mano (ebrei, zingari, omosessuali….).
Noi abbiamo paura della diversità…. non sappiamo misurarci col diverso…. lo isoliamo e ghettizziamo con l’aiuto della Parola di Dio usata per nostro comodo. E così, dopo aver messo gli indiani sopravvissuti allo sterminio nelle “riserve”…. cioè prigioni dorate dove gli ultimi uomini diversi dagli spagnoli e poi dagli americani… stanno cessando di esistere, mettiamo gli zingari nelle aree di parcheggio ai margini della città…. gli islamici nelle loro moschee e gli ebrei nelle loro sinagoghe…. e gli omosessuali in cliniche specializzate…. perchè la Chiesa cattolica che ha definito infami e deicidi gli Ebrei, ora ha cambiato bersaglio e ha messo al muro gli omosessuali…… usando i fucili e il gas della presunta Parola di Dio.
Ma, in ultima analisi, cara amica, leggi e registra i palpiti del tuo cuore e le ragioni della tua coscienza che, come dice lo stesso Benedetto XVI nel già citato discorso, “deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica” (parola di papa).
Fra Roberto, religioso cristiano e cattolico
[1] Smyrn. 8, 2: PG 5, 713