Gesù sarebbe con loro. La Chiesa cattolica non deve abbandonare le persone transgender
Articolo di Bob Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 13 agosto 2016, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
La Chiesa non deve abbandonare le persone transgender cattoliche. Questo è il messaggio di padre Bryan Massingale nell’editoriale pubblicato da U.S. Catholic (giornale cattolico americano), un messaggio che arriva a proposito viste le recenti parole di papa Francesco sull’identità di genere.
Padre Massingale, professore di teologia alla Fordham University di New York, inizia il suo articolo facendo riferimento a una discussione tra esperti di questioni transgender a cui ha partecipato quest’anno. Ospitata dal Congresso per l’Istruzione Religiosa di Los Angeles, il più grande raduno cattolico annuale del Nord America, la discussione prevedeva che dei giovani trans cattolici raccontassero la loro storia. Così commenta padre Massingale: “Sono rimasto colpito dalla loro convinzione, che veniva dal cuore, che accettare la loro vera identità di genere li avrebbe condotti a una relazione con Dio più profonda e più autentica. Ascoltare i loro racconti di dolore e trionfo è stata una delle cose più meravigliose dei miei 33 anni di sacerdozio”.
Il sacerdote confessa di aver avuto dei dubbi nel partecipare all’evento, specialmente quando gli amici e i parenti gli hanno parlato del rischio che la Chiesa corre nell’identificarsi con le persone LGBT: “Lo spazio non mi permette di rispondere come si deve. Ma una delle ragioni per le quali ho deciso di essere presente è il fatto che ho molto da imparare. Ad essere sincero, ho partecipato alla discussione proprio a causa della mia ignoranza e del mio disagio. Non ho mai sentito discutere le questioni transgender, né al corso di teologia morale al seminario né al corso universitario di etica cristiana. Come la maggioranza dei preti non sono stato addestrato a occuparmi dei membri transgender delle nostre parrocchie né dei problemi delle loro famiglie. […] La mia personale ignoranza è quella della Chiesa nel suo complesso. Non capiamo gran che di quella che viene chiamata tecnicamente ‘disforia di genere’, ovvero la mancata congruenza tra corpo fisico e identità di genere. Tale ignoranza conduce alla paura e la paura è la radice della cosiddetta ‘guerra delle toilettes’. Qui sta una delle maggiori difficoltà per le persone transgender, che la comunità di fede deve affrontare: la tendenza umana al disagio e alla paura di fronte e ciò che non capiamo. È più facile ridicolizzare e aggredire gli individui che non comprendiamo che fare appello alla pazienza e all’umiltà per ascoltare e imparare”.
La Chiesa non può abbandonare le persone trans cattoliche perché “Gesù sarebbe presente per loro, tra di loro e con loro”. La sua abitudine di mangiare con gli emarginati della società insegna ai cristiani che noi verremo giudicati “secondo la compassione che mostriamo per chi è disprezzato e isolato”. Il fatto che la Chiesa non comprenda o non si senta a suo agio con determinate persone non annulla l’obbligo di accoglierle ed evangelizzarle. Padre Massingale cita il lato compassionevole di papa Francesco: “Durante la sua visita lo scorso autunno il Papa ha ripetuto in almeno cinque occasioni: ‘Gesù non ci abbandona mai’. Questa la ragione più profonda per la quale ho deciso di stare con Anna e Mateo, che hanno parlato molto eloquentemente a favore di molte persone transgender cattoliche. Gesù non ci abbandona. Se pretendiamo di essere suoi seguaci, noi non possiamo abbandonare loro”.
Padre Bryan stesso non ha abbandonato le persone LGBT cattoliche. Quando insegnava alla Marquette University celebrava ogni mese una messa per i membri delle comunità LGBTQ dell’ateneo perché è importante che “si offra loro una messa dove possano sentirsi accolti, dove possano sentire che Dio li ama”. Nel 2013 ha incoraggiato i membri di Pax Christi USA a impegnarsi di più nella difesa dei diritti LGBT, come questione di diritti umani e modo per attirare i giovani cattolici. Inoltre padre Bryan fa parte di quei teologi e prelati cattolici che hanno condannato le proposte di legge anti-gay ugandesi. Padre Bryan continuerà la sua missione di inclusione e giustizia nella Chiesa e sarà un relatore di rilievo all’ottavo simposio nazionale di New Ways Ministry, intitolato “La giustizia e la misericordia si baceranno: i cattolici e le cattoliche LGBT nell’epoca di papa Francesco”.
Testo originale: Catholic Priest: Church Cannot Abandon Transgender Catholics