Una parrochia cattolica australiana organizza una liturgia per chiedere perdono alle persone LGBT
Articolo di Francis DeBernardo pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), il 7 settembre 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Il mese scorso, Bondings 2.0, ha dato conto dell’intenzione di celebrare quella che sembra la prima liturgia del perdono nei confronti delle persone LGBT. L’evento, tenutosi vicino a Sydney, in Australia, è stata la risposta alla storica richiesta alla Chiesa, fatta da papa Francesco, di chiedere perdono alle persone omosessuali.
L’evento, secondo il resoconto di un giornale LGBT australiano, The Star Observer, è stato un’esperienza profonda e commovente. Uno degli organizzatori della parrocchia di St. Joseph, a Newtown, dove si è svolta la cerimonia, ha condiviso alcune delle considerazioni fatte nel programmare l’evento:
“’È stato difficile scegliere quali storie condividere durante la liturgia: ogni storia era così potente, unica e preziosa” ha detto Francis Voon, uno degli organizzatori. “Come organizzatori volevamo che l’evento fosse etico, rispettoso, e sicuro per tutti. Ci sono così tante storie dei nostri fratelli LGBTIQ che spezzano il cuore. “Alcuni sono stati malamente feriti da noi come comunità ecclesiastica. Con altri abbiamo fallito completamente, fino a spingerli sull’orlo del suicidio, a causa del pregiudizio, dell’ignoranza e della paura, e quel che è peggio, il tutto in nome di Dio.
“Questa sera, con l’incoraggiamento di papa Francesco, in nome di Dio, chiediamo perdono per la LGBTIQ-fobia religiosa, e ci impegnamo a lavorare per la guarigione e la riconciliazione in questo Anno della Misericordia”.
Un gay che aveva sperimentato una forma di “teoria riparativa”, per altro ampiamente contestata negli ambienti scientifici e che erroneamente promette il cambiamento dell’orientamento sessuale, ha parlato alla cerimonia raccontando delle conseguenze che lo hanno portato al suo tentato suicidio.
Testo originale: Australian Liturgy of Apology Is the “Beginning of New Possibilities for Our Church”