“Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra…” (Matteo 11:25-30)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
In linguaggio biblico “conoscere” allude all’intimità fisica tra uomo e donna. E tale è il rapporto di intimità che Dio ci offre e ci chiede con lui e in lui. Come bambini, Dio ci chiede di farci accogliere ed abbracciare. Di riconoscerci figli. Di entrare, come Gesù, in quel rapporto di totale reciprocità e fecondità che c’è tra il Padre ed il Figlio e che Maria ha vissuto totalmente con Gesù in tutta la sua esistenza.
Dal Vangelo secondo Matteo 11:25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».
*Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.