Tra luci e ombre. Papa Francesco e l’accompagnamento pastorale delle persone LGBT
Comunicato stampa di Francis DeBernardo, direttore esecutivo dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), pubblicata sul suo blog Bondings 2.0 il 2 ottobre 2016, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
L’ultima intervista aerea di papa Francesco sull’accompagnamento pastorale delle persone LGBT è una prova della sua profonda sensibilità nei riguardi dell’esigenza di giudicare le situazioni morali caso per caso, ma i suoi commenti rivelano anche che dovrebbe abbandonare la sua fissazione per la cosiddetta “teoria gender” e la “colonizzazione ideologica”, idee che non corrispondono alla realtà. Il suo appello a una cura pastorale più efficace è un deciso passo in avanti per la Chiesa Cattolica ma i suoi commenti sul gender e la scuola rivelano un equivoco sulle proposte degli attivisti LGBT.
Primo punto: il modello di ministero pastorale proposto da Francesco, rivolto a chi sta affrontando un problema di morale sessuale o identità di genere, consiste nel non ignorare, né condannare, né fornire risposte preconfezionate, come si sarebbe suggerito in passato. Papa Francesco dice che gli operatori pastorali, quando guidano nel discernimento di una problematica questione morale, dovrebbero “accoglierla, accompagnarla, studiarla, discernere e integrare” e centra il bersaglio quando afferma che “questo è quello che Gesù farebbe oggi”. Questo modello dovrebbe essere adottato dai vescovi, dai sacerdoti e dai responsabili pastorali di tutto il mondo, un modello che New Ways Ministry e molti attivisti LGBT cattolici vanno proponendo da decenni. Ci conforta vedere che le nostre idee ora sono condivise ai più alti vertici della Chiesa. È un modello di ministero che dà valore all’insegnamento cattolico sul primato della coscienza e riconosce come tutte le persone siano uniche e meravigliosamente create da Dio.
Secondo punto: i commenti del Papa rivelano come sia convinto che i bambini vengono indotti a scegliere il proprio genere in maniera superficiale. Ma non è così. Di solito l’educazione sull’identità di genere sostiene persone il cui cammino di vita dimostra come esse abbiano scoperto, e non scelto, un’identità di genere integrale, coerente e permanente.
Inoltre, i suoi commenti sul matrimonio durante la visita ignorano che i veri problemi che minacciano il matrimonio sono problemi sociali, economici, religiosi e personali. Mettere in campo termini come “teoria gender” e “colonizzazione ideologica” è fuorviante e impedisce di esaminare le cause più profonde della crisi e del deterioramento del matrimonio.
Per quanto riguarda le identità transgender il Papa afferma che “è un problema morale. È un problema. Un problema umano”, il che è corretto solo nel senso che le pressioni che spingono a negare la propria autentica e intima identità di genere causano grossi problemi personali. Un’autentica soluzione morale consiste nel concedere la libertà di scegliere la via da ciascuna persona ritenuta adatta all’integrazione psicologica, relazionale e spirituale, come Dio stesso desidera.
Testo originale: New Ways Ministry Both Praises and Criticizes Pope Francis’ Latest LGBT Comments