Sono un ragazzo padre e ho compreso che sono gay. E ora che faccio?
Email inviata* da Alex risponde don Giovanni, sacerdote cattolico
Salve mi chiamo Alex, non so da dove cominciare… Io sono siciliano ed ho 31 anni, sono cattolico e molto credente anche se ora mi sono allontanato dalla chiesa, il motivo principale di questo mio allontanamento è che tra alti e bassi ho preso coscenza della mia omosessualità. Sono un ragazzo padre, ho avuto un bambino anni fa con la mia ex ragazza.
Per anni ho avuto dubbi sulla mia sessualità, sul perchè provavo certe cose ma mi son sempre ripetuto (no dai non è possibile, io non posso essere omosessuale) così vagavo da una ragazza all’altra cercando di dimostrare a me stesso che avevo ragione, sono passati anni e i dubbi non mi hanno mai abbandonato, anzi il dubbio alla fine è diventato certezza.
Non sto vivendo bene questo momento anche perchè la mia famiglia è bigotta e non vuol sentir parlare di omosessualità, ci considerà pervertiti con problemi mentali, poi in parrocchia neanche a parlarne,il parroco dice sempre che Dio ci ha creato uomo e donna e l’omosessualità è contro natura, non so cosa fare e cosa pensare, sono sbagliato io? Sono in peccato?
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra risposta e la Vostra pazienza.
Alex
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La risposta…
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Ciao Alex leggendo la sintesi della tua storia non ho potuto fare a meno di pensare (sarà la “deformazione” professionale…eheh) alla storia del popolo di Israele. Penserai “e che c’entra la storia della Bibbia con la mia”? Prima di tutto voglio dirti che c’entra sempre. Non c’è storia umana di qualsiasi epoca o luogo che non possa avere un’eco nella storia di Dio con il suo popolo. Anche tu ci sei nella Bibbia, e la Scrittura ha qualcosa da dire anche a te.
Il racconto dell’Esodo ci parla di un popolo che dalla schiavitù in Egitto, condotto da Mosè, attraversa con un lungo e difficile cammino, il deserto fino alla Terra Promessa. Questo lungo cammino è il tempo nel quale il popolo ritrova la sua identità profonda e la sua legge.
E’ infatti in questa strada , presso il Monte Sinai che vengono consegnate a Mosè le Tavole della Legge, e in questi 40 anni il popolo sperimenta la vicinanza e protezione del Signore.
La tua storia mi sembra un lungo cammino alla ricerca di una identità profonda e vera. Anche tu, come ogni esser umano, ognuno in modo diverso, hai percorso un deserto e non sempre hai chiara la meta.
Trovare la “Terra Promessa” della vita d’amore e di relazione non è mai un cammino facile, e capita spesso di fare passi falsi e incontrare avversità.
Mi spiace che nel tuo cammino non hai forse trovato sacerdoti e comunità cristiane che ti hanno aiutato nel tuo “esodo”, ma vorrei rinnovarti la fiducia nel Signore: Lui ti sta accanto e “non ti molla”.
Se ora sei nella confusione (“sono sbagliato io? Sono in peccato?…”), ma non aver paura delle domande che ti fai; basta che non ti dai risposte affrettate, auto-condannandoti immediatamente.
Il vero peccato è quando ci allontaniamo da Dio e non ci fidiamo più della sua misericordia e della sua presenza. Questa si che è una cosa da non fare!
Io ti consiglio di non perderti d’animo e di cercare invece compagni di viaggio. Cerca persone omosessuali credenti che vivono con serenità la loro condizione e la loro fede.
Non fare da solo questo cammino, altrimenti ti perdi nel deserto e rischi di abbandonare il la compagnia di Dio (come molti omosessuali cristiani fanno… non trovando guide vere ma solo divieti e condanne).
Cerca qualcuno con cui condividere le tue domande, e condividi anche il desiderio di costruire un percorso di vita così come sei, senza obbligarti ad essere altro da quello che senti dentro.
Spero davvero che la Terra Promessa della tua serenità di vita e di fede non sia troppo lontana e che tu possa sperimentare la gioia della presenza di Dio nella tua vita, così come è!
don Giovanni