“A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò?” (Luca 13:18-21)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Per fare il Regno di Dio c’è bisogno di un piccolissimo seme. Un amore, anche minimo. Una promessa. C’è bisogno, però anche di un uomo che lo prenda e lo metta nella terra e sappia attendere. È necessario poi che cresca e non sia un albero nudo, ma divenga casa per gli uccelli che si fanno il nido tra i suoi rami. Per fare il regno di Dio ci vogliono briciole, granelli piccoli come quelli della farina. E speranza che sia lievito e attesa per la quale la pasta poi fermenti e si faccia nutrimento.
Dal Vangelo secondo Luca 13:18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? È simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami». E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? È simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.