“Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!” (Luca 18:35-43)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Siamo ciechi, siamo mendicanti, siamo gente che passa accanto a Gesù. L’unico modo per aiutarci è riconoscerlo; l’unico modo è non badare ai rispetti umani e chiamarlo, alzando anche la voce e chiedendo Pietà. Cambiando, poi, punto di vista, contempliamo il modo di amare di Gesù: un amore che dovremmo imitare. Gesù si ferma, si fa prossimo, guarisce.
Dal Vangelo secondo Luca 18:35-43
Mentre Gesù si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli risposero: «Passa Gesù il Nazareno!». Allora incominciò a gridare: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: «Che vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io riabbia la vista». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
*Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.