Odio questo cammino. Odio la mia vita. E invece eccola qui (Genesi 3:8-11)
Riflessioni bibliche di David K. Popham* pubblicate sul blog The Bible in Drag (Stati Uniti) il 19 ottobre 2016, liberamente tradotte da Benedetta Protano
Odio questo cammino. Odio la vita. E invece eccola qui.
“Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». (Genesis 3:8-11)
Oggi ho camminato con Dio per la foresta. Ho messo le mie scarpe arcobaleno. Un orgoglio omosessuale in bella mostra. Un orgoglio omosessuale da portare avanti. Non andai molto lontano, presto mi sono accorto del mio sbaglio: la mia vecchia nemesi – il fango.
Nella società lo si considera come qualcosa che risucchia profondamente, che affonda il bordo anteriore della tua caviglia, un ladro delle tue scarpe, un fango di paura e agitazione. Quante volte mi ha mandato a casa a piedi nudi dalla mia infuriata madre?
“Dove sono le tue scarpe, ragazzo?!”
Come previsto – ahi ahi ahi – il mio orgoglio omosessuale veniva strappato via. Terrorizzato alzai i miei piedi nudi.
“Diavolo!” urlai. Dimentichi che ero a passeggio con Dio, madre mia.
Fantastico – scarpe perse, orgoglio perso, e adesso la mia lingua persa mi sciacquerà la bocca.
Odio questo cammino. Odio la vita in questo momento. E invece eccola qui.
Deludendo questa cosa chiamata “fede”, comincio a balbettare i dieci comandamenti. Riesco a ricordarne solo tre. Allora, inizio a citare le Beatitudini? Cavolo, chi c’è tra i beati? Di certo non io.
E Lei è qui. Scarpe arcobaleno maleodoranti intorbidiscono le sue mani. Nei Suoi occhi, la gioia.
* David K. Popham è un gay a cui è capitato di essere pastore della Chiesa Unita di Cristo o un pastore a cui è capitato di essere gay? Forse lo capirete da soli. Di certo sa che l’ora è venuta che le minoranze sessuali si approprino della Bibbia.
Testo originale: I hate life (Genesis 3:8-11)