Perché molte chiese dicono che si può essere cristiani ed omosessuali?
Riflessioni della pastora luterana Emmy Kegler pubblicate su Queer Grace – Encyclopedia per Cristiani LGBTQ (USA), liberamente tradotte da Silvia Lanzi
Sembra che la Bibbia sia chiara sulla sessualità. Perché alcune persone credono che vada bene essere gay? Nei due secoli passati, la civiltà occidentale ha capito che c’è una differenza nella sessualità e nell’orientamento sessuale che non è stata riconosciuta in ambiti precedenti. La Chiesa cristiana ha reagito a quest’aumento della conoscenza delle persone LGBT in modi negativi, dallo scetticismo alla paura, dalla condanna e all’esclusione fino alla violenza fisica e all’abuso.
I cristiani che rifiutano le relazioni omosessuali e/o gay, lesbiche e bisessuali, citano spesso la Bibbia come fonte della loro convinzione. Queste persone credono che i passi della Bibbia che si riferiscono all’attività omosessuale si debbano applicare direttamente anche alla vita del nostro tempo. (Questi versi includono Genesi 19:1-11, Levitico 18:22 e 20:13, Romani 1:26-28, 1 Corinzi 6:9-10, 1 Timoteo 1:9-10).
Però altri cristiani non la pensano così. Molti cristiani, ministri di culto, chiese e confessioni accolgono gay, lesbiche e bisessuali, nella vita delle proprie comunità senza richiedere loro di non avere relazioni. Come si può spiegare?
La Bibbia è stata scritta in tempi e luoghi ben determinati
I libri che formano la Bibbia sono stati scritti durante molti secoli, in molti paesi, culture e comunità diverse. Molti fedeli credono che studiare la storia del contesto della Scrittura possa aiutarci a capire meglio come applicarle alla nostra vita. Molte persone trovano che i “retroscena” della Scrittura, la rendano ancora più bella e ricca di significato, ma rivelano anche che alcune storie e alcuni versi possono essere stati scritti per determinati tempi e determinate epoche, piuttosto che per sempre e per l’intera comunità.
La Bibbia è stata scritta da persone
I libri, i cantici e le lettere della Bibbia sono stati scritti da persone piene di fede che hanno avuto potenti esperienze di Dio e sono state ispirate a trascriverle per le generazioni future. Sebbene ispirate, coloro che hanno scritto la Bibbia erano anche limitati dalla loro epoca, dal luogo in cui vivevano e dalla loro lingua.
Molti cristiani non seguono tutta la Bibbia in modo letterale
Molti cristiani contrari alle relazioni omosessuali affermano di seguire la Bibbia “letteralmente “. Comunque, in essa ci sono molti versi che questi stessi cristiani non considerano praticabili nella moderna vita di fede. Per esempio, molti cristiani non seguono le prescrizioni del Levitico sui riti di ordinazione, sui cibi puri o impuri, sulla purificazione della donna dopo parto e mestruo e sugli anni sabbatici. Inoltre non seguono il celibato nel modo raccomandato da Paolo nella prima lettera alla Chiesa di Corinto (1 Corinzi 7).
Molti fedeli si preoccupano che quando non spieghiamo chiaramente perché alcuni versi si applicano ancora, mentre altri no, rischiamo di applicare la Bibbia alla nostra vita solo quando ci fa comodo.
La Bibbia non dice molto sull’attività sessuale tra persone dello stesso sesso
Nelle Scritture cristiane, ci sono meno di dieci versi, contro un totale di trentumila, che parlano di atti omosessuali. Invece ci sono centinaia di versi che parlano della cura dei poveri e degli oppressi, e centinaia d’altri su come usare i propri averi e i propri soldi. Molti cristiani pensano che dovremmo concentrarci più su argomenti come la povertà, la liberazione, l’amministrazione delle ricchezze che non sulla sessualità.
Nella Bibbia non si parla di relazioni omosessuali
Nella Bibbia ci sono riferimenti dsolo agli atti omosessuali; mentre adesso, rispetto a quando è stata scritta, si ha una comprensione molto diversa della sessualità e dell’orientamento sessuale. Il concetto di orientamento sessuale e dell’esistenza di gay, lesbiche e bisessuali erano semplicemente idee a cui gli scrittori della Bibbia non avevano accesso; quando essi condannano l’attività omosessuale, non condannano le relazioni omosessuali monogame, impegnate, e piene d’amore di cui abbiamo esperienza oggi, perché, al tempo in cui è stata scritta la Bibbia, non esistevano.
La Chiesa deve arrivare a capire di nuovo “cosa dice la Bibbia”
Cinquecento anni fa la Chiesa cristiana credeva, insieme al resto della civiltà occidentale, che il sole girasse intorno alla terra. Ma poi gli astronomi, in base alle loro osservazioni, iniziarono a suggerire che fosse il sole il centro del nostro sistema, e che fosse la terra che gli si muoveva intorno. Alcuni versi biblici affermano specificatamente che la terra non può muoversi (1 Cronache 16:30, Salmi 104:5), o che è il sole a farlo (Giosuè 10:12-13, Ecclesiaste 1:5).
Man mano che la comunità scientifica continuava a studiare il cielo e le stelle, divenne scientificamente impossibile credere che la terra fosse il centro dell’universo. La Chiesa allora ha dovuto riconoscere che i versetti biblici che si riferiscono alla terra come “fissa” o che affermano che è il sole a muoversi intorno ad essa, non riflettono la realtà.
Durante il XVIII e XIX secolo, la Chiesa americana ha fatto esperienza di questa divisione “su cosa dice la Bibbia” riguardo al dibattito sulla schiavitù. Sia il partito pro-schiavitù che quello contro, basavano le loro convinzioni sui versi e sulle storie della Bibbia. Oggi la Chiesa continua a discutere sull’interpretazione e l’applicazione dei versetti biblici su divorzio, ruolo della donna nella comunità ecclesiale, forza militare e molti altri argomenti.
Uno degli argomenti della Bibbia è l’accoglienza dei emarginati e la lotta a favore degli oppressi
Quando leggono la Bibbia, molti fedeli seguono il fil rouge dell’amore e della misericordia di Dio per gli esclusi. Attraverso l’Antico Testamento, Dio opera con gli israeliti, una piccola tribù contrapposta e perennemente in guerra con i popoli vicini. I libri del Levitico e del Deuteronomio codificano leggi su come lasciare grano e altri cibi nei campi, affinché i poveri e i senza tetto possano raccoglierli per mangiarli (Levitico 19:9-10; Deuteronomio 24:19). Il profeta Ezechiele condanna le città di Sodoma e Gomorra per la loro avidità e la mancata cura dei bisognosi (Ezechiele 16:49-50). Nel Nuovo Testamento, Gesù cerca di raggiungere gli emarginati, compresi gli esattori delle tasse (Matteo 9:10-13, Luca 19:1-10), gli indemoniati (Matteo 8:28-34, Marco 1:21-28), le donne (Luca 8:1-3, Giovanni 4:1-42), e i bambini (Matteo 19:13-15). Seguendo le sue orme, la Chiesa delle origini accoglie i credenti non-ebrei (Atti 8:26-40, Atti 10:1-48, Romani 2:9-11, Galati 2:15-21), anche se questi erano esclusi dalla fede ebraica in cui erano cresciuti Gesù e i suoi discepoli.
Da questi esempi e da molti altri, molti fedeli credono che la Bibbia contenga il tema della difesa di coloro che sono ai margini della società e della loro accoglienzanella famiglia di Dio, nonostante la paura di molti. Molti di questi cristiani credono che Dio estenda anche questo tipo di benvenuto anche alle persone LGBTQ.
Dio può fare cose nuove!
Ci sono molte storie che mostrano la capacità di Dio, ma anche il suo desiderio, di andare al di là dei confini religiosi e di fare qualcosa di nuovo nel mondo. Un esempio è la storia di Ruth. Nel libro di Neemia, egli condanna i matrimoni tra ebrei e non-ebrei ed emargina le mogli non-ebree – e di conseguenza i loro figli (Neemia 13:23-31). Al contrario, il libro di Ruth racconta la storia di una donna non israelita che, tramite la sua fedeltà alla propria suocera ebrea, diventa membro della famiglia d’Israele e antenata del re Davide (Ruth 1-4).
Il un altro esempio, il profeta Isaia predice un mondo futuro nel quale Dio vedrà e si ricorderà di quelli che sono stati emarginati dal popolo di Israele, specialmente gli eunuchi (Isaia 56:1-8), che erano esclusi dalla preghiera comunitaria (Deuteronomio 23:1), e che saranno accolti e celebrati.
In un terzo esempio, il libro degli Atti degli apostoli descrive una visione dell’apostolo Pietro, nella quale egli vede venire giù dal cielo una grande tovaglia imbandita con animali impuri mentre una voce gli comanda di “ucciderli e mangiarli”. Fare una cosa del genere sarebbe stato contro la legge ebraica, e così Pietro rifiuta. Poco dopo l’apostolo viene convocato da Cornelio, un centurione non ebreo e, acoltando la visione concessa a quest’ultimo e testimoniando la sua fede, Pietro dichiara: “Davvero, vedo che Dio non fa alcun favoritismo” (Atti 10:1-48).
Molti cristiani credono che questo tipo di storie mostri che Dio è in grado di “fare una cosa nuova” (Isaia 43:19), anche qualcosa di totalmente diverso dalle aspettative e dalle ristrettezze mentali del suo popolo.
Testo originale: Why do some Christians believe it’s OK to be gay, when the Bible says it isn’t?