Bibbia e omosessualità. Il pregiudizio influenza come leggiamo i testi biblici?
Testo del rev. Jonathan Loppnow e il rev. Paul C. Evans pubblicato sul tratto sito Whosoever (Stati Uniti) il 7 luglio 1998, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Nei confronti delle persone gay c’è moltissimo pregiudizio ed odio. Secondo me, questo pregiudizio influenza le traduzioni della Bibbia. Si traducono parole dal significato incerto come se non ci fossero dubbi al loro riferimento agli omosessuali. Parole che ovviamente non significano “omosessuale” sono platealmente male interpretate, come la trasformazione del “prostituto del tempio” in “sodomita” o “pervertito”. Si ignora persino la grazia della Nuova Alleanza di Gesù Cristo e invece si condanna forti dell’Antica Alleanza.
Mi sembrerebbe una violazione delle convinzioni basilari della teologia “conservatrice” usare versetti o parole come una condanna, senza appello senza pensare al perché essi sono stati scritti per la PRIMA volta; o senza riflettere accuratamente sul significato della parola o senza ammettere chiaramente di non conoscerlo o di non esserne sicuri.
Sta di fatto che in nessuna parte delle Scritture c’è una chiara condanna delle persone di orientamento omosessuale che vivono esprimendo a pieno questo loro tratto. Tuttalpiù si può dire che alcuni versi sembrano condannare certi atti omosessuali, ma in situazioni di cui non conosciamo nulla. Quest’estrema ambiguità dei pochi versi che ne trattano, unita al chiaro annuncio del Vangelo per ogni persona, mi porta a credere che Dio assecondi i gay a vivere appieno questo loro orientamento. Prendetevi un attimo per leggere i seguenti brani su Dio…
BUONE NOTIZIE PER TUTTE LE PERSONE! Tu, e tutte le persone, siete create ad immagine di Dio (Gen. 1:27)! Tu sei speciale (Sal 8:4-5)! Non c’è NULLA che ti può separare dall’amore di Dio (Romani 8:39). TUTTI QUELLI CHE CREDONO hanno la vita eterna (Giovanni 3:16, 6:51, Romani 1:16-17, 10:13). Dio è con te nell’affrontare l’oppressione e l’ingiustizia (Isaia 42: 6-7, 58:6, Amos 5:24, Michea 6:8, Luca 4:18-22)! Tu sei parte della Nuova Alleanza! La Nuova alleanza è grazia (che significa amore gratuito) in Gesù Cristo. Non c’entrano i ruoli di genere o l’orientamento sessuale, perché in Cristo “non c’è né uomo né donna” (Gal. 3:28). Infatti, sapete cos’ha detto Gesù sull’omosessualità? NIENTE! – non una parola! È un non-problema di cui non vale nemmeno la pena di parlare!
La Nuova Alleanza accetta quelli che per legge non erano accettati a causa del lori status sessuale o riproduttivo. Non si devono fare figli per poter entrare nella famiglia di Dio (Isaia 56:1-5, Matt 19:12)! L’Antica Alleanza si soffermava molto su questi argomenti. Deuteronomio 23: non era permesso ad un castrato far parte dell’Antica Alleanza, ma Atti 8 mostra che la proibizione è stata messa da parte. L’eunuco etiope venne battezzato, accettato nella Nuova alleanza, continuando a rimanere straniero ed eunuco! Per poterla accettare completamente, Dio non ha cambiato questa persona!
La Nuova Alleanza ha fatto piazza pulita delle distinzioni tra puro e impuro, ed ha aperto le porte perché TUTTI ne facessero parte (Atti 10). Gli ebrei trattavano i gentili (vale a dire i non ebrei) nel modo in cui oggi molti cristiani trattano gli omosessuali, ma Dio ha rivelato a Pietro che doveva mettere da parte il pregiudizio e non condannare più gli altri perché non aderivano alle regole dell’Antica Alleanza.
Dio ti ama, e guarda con occhio benevolo l’amore delle coppie eterosessuali e quello delle coppie omosessuali! Relazioni come quelle di Ruth e Noemi (Ruth 1:16) e Davide e Gionata (II Samuele 1:26 – “Gionata… il tuo amore per me era meraviglioso e sopravvanzava quello delle donne”) sono rispettate e onorate.
A tutte le persone che si sentono alienate a causa del dolore di pregiudizio e odio Dio dice: “In Cristo, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini… Voi dunque non siete più forestieri, ma cittadini dei santi e membri della famiglia di Dio” (Efesini 2:13-19).
Infine Dio ci ricorda che non importa quale sia il nostro orientamento, o quali siano le nostre idee sull’omosessualità, abbiamo bisogno di ricordare che “Dio è amore” (I Giovanni 4). Dobbiamo seguire la legge dell’amore: “DIO È AMORE, AMA IL TUO PROSSIMO COME TE STESSO, AMATEVI L’UN L’ALTRO!” (Lev. 19:18, Matt 19:19, Marco 12:31, 33, Luca 10:27, Giovanni 15:12, 17, Romani 12:9-10, Galati 5:14, Giacomo 2:8)
Sommario:
- L’attività omosessuale nel tempio di prostituti maschi era chiaramente proibita dalle Scritture ebraiche (Antico Testamento).
- L’attività omosessualein generale potrebbe essere stata proibita all’epoca lal Codice di Santità, ma, ora come ora, questo codice per i cristiani non è più vincolante.
- San Paolo ha considerato proibiti almeno alcuni comportamenti omosessuali, sia maschili che femminili, ma non è chiaro in modo preciso a quali si riferisca. Potrebbe aver parlato della prostituzione al tempio, o dei comportamenti omosessuali messi in atto da persone che per natura non sono né gay, né lesbiche né bisessuali. Si potrebbe anche notare che Paolo condanna le donne che predicano (1 Cor 14:34) o che indossano oro e perle (1 Tim 2:11). In più accetta e non condanna l’istituto della schiavitù. Alcuni cristiani sentono che, nel XXI secolo, i suoi scritti non sono più una guida utile per l’etica e la morale.
- Gesù ha fatto molte centinaia di affermazioni su idee e comportamenti. Comunque non ha mai menzionato l’omosessualità.
- Nella Bibbia ci sono due relazioni tra persone dello stesso sesso (una tra due donne, l’altra tra due uomini) ed entrambe sono viste positivamente. Sembra che siano andate ben oltre l’amicizia. Verosimilmente erano relazioni omosessuali, sebbene non sfociate necessariamente in una sessualità attiva:
+ Ruth 1:16, 2:10-11 tra Ruth e Noemi
+ 1 Samuele 18:1-4, 1 Samuele 20:41-42 e 2 Samuele 1:25-26 tra Davide e Gionata. (Alcune traduzioni della Bibbia alterano il testo originale, particolarmente di 1 Samuele 20) - È oggetto di un infinito dibattito se le proibizioni che fa san Paolo riguardo ad alcuni atti omosessuali fossero:
+ per le persone dell’area mediterranea durante il I secolo o - + per tutte le persone, per sempre.
Si può supporre che gli antichi israeliti fossero circandati da tribù bellicose. Se il gruppo voleva sopravvivere, la fertilità era importante. Anche la Chiesa cristiana primitiva era circondata da nemici. Gli omosessuali tendono ad avere pochi figli; così la loro presenza può incontrare opposizione. All’inizio del XXI secolo la condizione è esattamente al contrario; siamo minacciati dalla nostra eccessiva fertilità. Per cui, forse, la critica di Paolo contro l’omosessualità non è più valida, come le varie proibizioni contro i comportamenti delle donne.
Questo articolo è della Metropolitan Community Church di Topeka; gli autori sono il revendo Jonathan Loppnow e il reverendo Paul C. Evans. Lo si può riprodurre liberamente nella sua integrità e senza distorsioni solamente a fini privi di lucro.
Testo originale: Bible and Homosexuality: Conclusion