“Di che cosa discutete con loro?” (Marco 9:14-29)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Essere muti, essere sordi, gettare schiuma, gettarsi nelle fiamme. È il ritratto di tanti dolori che sembrano non conoscere consolazione. Gesù guarda questo dolore e questa sofferenza e dice che, per superarla, bisogna anche essere disposti ad affrontare la morte. Ma non una morte solitaria, una morte con Lui, una morte dopo la quale egli ci prende per mano e ci rimette in piedi, restituendoci la dignità di figli di Dio attraverso la sua morte e Resurrezione.
Dal Vangelo secondo Marco 9:14-29
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. … Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.