Sono lesbica e cristiana. La cosa più bella è sentirmi finalmente accolta
Testimonianza di Lorenza, volontaria del Progetto Gionata
Ciao Carissimi Volontari/e del gruppo Gionata, sono Lorenza da Torino, ho conosciuto il gruppo Kairos a Firenze e tramite loro ho conosciuto questo portale. Devo ammettere che mi piace davvero molto, in quanto negli articoli che ho letto e che leggo quasi ormai quotidianamente mi ritrovo, leggo speranze, paure, lotte, gioie, difficoltà che si trovano nella vita di tutti i giorni e che non mi fanno sentire sola, ma facente parte di un gruppo che accoglie, che consiglia. Ecco perchè ho deciso di rispondere al Vostro “appello”, di raccontare le “nostre storie“, di raccontare poi la vita passata, presente,quella vera vissuta, che lascia cicatrici sulla pelle, ma anche gioie e sorrisi.
Io ho scoperto di essere lesbica già nel periodo adolescenziale, se non prima, ma non volevo accettarlo ed è per questo che ho sempre tenuto tutto nascosto anche in famiglia. Avevo paura, non capivo bene che cosa mi accadesse, mi sentivo diversa dagli altri e non sapevo con chi parlarne e confrontarmi. Diciamo che negli anni 80/90 non si parlava delle persone omosessuali, come adesso, si teneva tutto nascosto, non si doveva sapere nulla in merito. Io in famiglia, per questo motivo, ho fatto il coming out tardi, quando già avevo 30 anni e per fortuna nulla è cambiato, sono stata accettata e l’amore è rimasto immutato ed anzi ho avuto più sostegno. Unica cosa che rimpiango è di non averlo fatto prima, quando ancora era presente mio Papà, ma so che anche lui mi ha dato e mi dà il coraggio ogni giorno di andare avanti e che mi protegge dall’Alto.
Ho iniziato a cercare persone con cui potermi confrontare, parlare, in quanto avevo dubbi, paure, mi sentivo isolata in quanto ancora su internet non c’erano portali come il Vostro da poter consultare e così mi sono iscritta a delle chat. Però il mondo che ho trovato lì non mi piaceva molto, non si poteva discutere tranquillamente in quanto poi si arrivava sempre e solo al sesso , mentre io avevo bisogno di chiarire la persona che ero, più dal punto di vista personale, perchè non riuscivo a relazionarmi con le altre persone che erano per la maggior parte eterosessuali e non comprendevano i miei disagi, i miei sogni. Dal punto di vista della fede non ho mai pensato che Dio non mi amasse o mi amasse di meno, solo perchè ero lesbica, ho sempre pensato che Dio amasse tutti indifferentemente, che vedesse nel cuore delle persone, che leggesse le loro anime.
Purtroppo ho incontrato sulla mia strada parecchie difficoltà, derisioni a scuola, prese in giro da persone all’esterno e che hanno contribuito a rendermi insicura, col tempo conoscendo poi anche altre persone omosessuali ho iniziato ad accettarmi, a pensare che anche la mia persona , la mia vita era importante e quindi ho acquisito più sicurezza, non mi vergognavo più ed infatti ho fatto coming out anche con gli amici più stretti, con i parenti e mi sono sentita vera, non ce la facevo più a nascondermi , a recitare ,a mettermi una maschera per essere quella persona che gli altri all’esterno si aspettavano da me e volevano che io fossi.
Da inizio anno poi ho ripreso in mano la mia vita, dopo una grossa delusione d’amore, anche qui forse ero impreparata, non ho capito e non sono riuscita a comprendere certe dinamiche vissute per anni che non hanno fatto che sedimentare e farmi chiudere in me stessa.
Avrei voluto una vita diversa di accettazione, di libertà, di sicurezza, io non mi volevo più nascondere ed invece la mia ex compagna purtroppo il contrario, io ero in un certo senso “sottomessa” e “costretta” in una vita non mia, non mi riconoscevo più, sempre a fingere con tutti di essere l’amica e non la compagna. Sono ferite che segnano, che fanno male in quanto vorresti essere compresa da chi ami e non è sempre così, ma forse servono per farti capire che cosa vuoi veramente dalla vita, io cercavo e cerco tutt’ora solo comprensione ed Amore e rispetto per la mia persona, per quello che voglio fare, per i miei sogni, che poi penso che siano quelli di tutte le persone LGBT, da quello che ho letto in tante storie ed articoli.
Mi è servito molto leggere qui sul sito, mi si è aperto un mondo nuovo, come una rinascita, una vera “Resurrezione” dello spirito, un coraggio per il presente , le mie speranze sono quelle di avere un mondo più inclusivo, una Chiesa più accogliente che riesca a capire i veri bisogni e soprattutto che ci sia molto più ascolto ed amore tra le persone, questo per me è fondamentale, perchè solo in questo modo ci può essere maggiore sicurezza, maggiore condivisione ed apertura. Senza il rispetto e la comprensione e l’amore non ci può essere crescita, cambiamento. Ho capito che se si rimane da soli ed isolati non si va da nessuna parte, non si cresce, non arriva più la luce, ecco adesso io vedo di nuovo la Luce, la speranza.
Da quando sono andata a conoscere il gruppo Kairos, da quando leggo anche qui su Gionata, non mi sento più sola, mi sento parte di un gruppo grande, forte, che aspira a quello che vorrei anche io. La cosa più bella per me è sentirsi accolti, poter parlare, scrivere , commentare, senza la paura di essere fraintesi e presi in giro, con la consapevolezza che gli altri più o meno stanno facendo il tuo percorso, hanno le tue stesse paure, o sogni, o desideri.
Grazie per avermi ascoltata in questo mio racconto di vita e scusate se mi sono dilungata.
Un abbraccio a tutti Lorenza