In marcia nel Pride come persone queer, cristiane ed orgogliose
Riflessioni di Symon Hill pubblicate sul sito del giornale The guardian (Inghilterra) il 1 luglio 2010, libera traduzione di Silvia Lanzi
Sentendo certi cristiani, verrebbe da pensare che opporsi all’omosessualità sia uno dei principi basilari della fede cristiana. Ma il piccolo gruppo di cristiani che protesta contro il Pride nel centro di Londra, sarà facilmente superato da quelli che parteciperanno al Pride per celebrare le varie sessualità come dono di Dio.
Per molti anni questo ha costituito un caso, ma sono sempre gli omofobi che attirano l’attenzione. Non si possono biasimare i media – anche perché i cristani ‘gay-friendly’ sono spesso impreparati e non adeguatamente professionali quando si tratta di interagire con essi. Ma quest’anno un ampio ventaglio di cristiani – dai cattolici, ai quacqueri agli evangelici -, marceranno insieme come “Christians Together at Pride” (“Cristiani Uniti al Pride”), per cercare di rendere la realtà dell’inclusione cristiana molto più visibile. Simili gruppi di cristiani, più o meno numerosi, si stanno muovendo negli altri Pride in tutta la nazione.
Si può capire che la maggior parte dei partecipanti al Pride trovino sorprendente l’immagine che si ha di questa manifestazione.
Dal momento che ho scritto spesso in favore dell’uguaglianza di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), a volte ricevo e-mail da persone LGBT non religiose positivamente stupite che un cristiano possa sostenerli. È sempre meraviglioso ricevere questo tipo di messaggi, ma è anche frustrante il fatto che si vedano i cristiani favorevoli all’uguaglianza LGBT come un’eccezione. Non lo siamo. In un buon numero di chiese, il sostegno a favore dell’inclusione delle persone LGBT adesso è la norma, o quanto meno una posizione accettabile da avere. Se il mondo fuori non lo capisce, si deve in larga misura al fatto che spesso abbiamo omesso di parlare, mentre la lobbi anti-gay approfitta di ogni occasione per dire la sua – e lo grida – in modo forte e chiaro.
Ma facendo questo, si rendono sempre più ridicoli. Lisa Nolland del gruppo ultra-conservativo Anglican Mainstream (sicuramente in lizza per l’organizzazione dal nome meno accurato) ha detto recentemente ai genitori che avrebbero messo a rischio i loro figli portandoli al Greenbelt Christian festival dal momento che quest’anno tra gli oratori ci sarebbe stato Peter Tatchell, attivista per i diritti umani delle persone omosessuali.
Mentre molti cristiani trovano ancora che l’omosessualità e la bisessualità siano difficili da accettare, alcuni sono chiaramente alienati da questa retorica estremista. I primi però rispettano il fattoche gli altri cristiani siano arrivati a conclusioni diverse, sono felici e pregano accanto a loro. Di più, l’immagine comune del dibattito sessuale ‘cristiani contro liberali’ inizia a fare il suo tempo, dal momento che sempre più gruppi cristiani promuovono l’uguaglianza LGBT.
Non di meno, alcuni cristiani rimangono cauti sul ‘programma’ dell’uguaglianza, avendo paura che quelli a favore, seguano semplicemente l’onda della cultura dominante intorno a loro. Questa è una delle ragioni per chi abbiamo bisogno di essere più aperti e di parlare senza paura delle ragioni bibliche, etiche e teologiche che ci spingono ad accettare le relazioni omosessuali. Di solito sono i cristiani più omofobi che adoperano il linguaggio religioso e citano la Bibbia, mentre i cristiani che appoggiano il movimento LGBT, per la maggior parte un linguaggio in distinguibile da quello dei liberali.
Per rimediare, possiamo guardare alla vita di Gesù che raramente è stato chiamato in causa nei dibattiti che i cristiani fanno sulla sessualità. La parte degli anti-gay estrapola passi biblici al di fuori del loro contesto, mentre i gruppi inclusivi tendono a portare argomenti più etici e generali.
Ma, se guardiamo a Gesù, ci troviamo davanti ad un uomo che ha pesantemente rotto con le convenzioni sessuali dei suoi tempi. Non si enfatizza mai abbastanza questo punto, quasi sempre trascurato.
Gesù ha concesso ripetutamente alle donne un contatto fisico con lui, in una società dove un simile comportamento era assolutamente scioccante. Il vangelo di Luca racconta di un religioso che si allarma quando Gesù permette ad una “peccatrice” di lavargli i piedi. Il Nuovo Testamento cita i nemici di Gesù che lo accusano di socializzare con le prostitute, e per di più, sembra che questo sia vero. Gesù ha ridefinito la famiglia, insistendo che “chiunque compie la volontà di Dio è mio fratello, mia sorella e mia madre”.
Alla luce di questa realtà, risulta chiaro che “i tradizionali valori famigliari” non fanno parte del messaggio di Gesù, mentre ne sono esplicitamente contrari.
Il problema del cristianesimo con il liberalismo secolare non è che è troppo radicale. È che non lo è abbastanza. Non nel contesto di un messia che ha promosso la visione di un mondo dove i poveri sono ricchi, i malati guariti, i disprezzato gioiscono e i potenti sono rovesciati dai loro troni.
Quando i cristiani si uniscono al Pride – e ad altri Pride in tutta l’Inghilterra e in tutto il mondo – dobbiamo fare di più che dire semplicemente che abbiamo visto che la nostra fede è compatibile con la nostra sessualità. Combattendo i distorcimenti del Vangelo e facendo ammenda per l’omofobia cristiana, possiamo promuovere l’uguaglianza come parte di un radicale impegno politico.
Il Pride è per tutti. Gli eterosessuali pro eguaglianza si devono sentire liberi di partecipare come chiunque altro. Si capisce che parole come “gay”, “bisessuale” ed “etero” siano importanti per l’identità di molte persone, dal momento che confinano la sessualità umana in piccoli scompartimenti ben determinati.
Per fortuna si sono sviluppate parole come “queer” che includono un largo spettro di sessualità – forse anche quella di quegli eterosessuali che rifiutano la nozione pregiudizievole che il loro orientamento sia il solo accettabile.
Qualunque sia la vostra fede o la vostra sessualità, spero di trovarvi al Pride. Cercate una maggiore visibilità ed un gruppo di persone con cui vi sentite a vostro agio, siate queer, cristiani e orgogliosi.
Testo originale: Queer, Christian and proud