“Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe” (Matteo 10:16-23)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Questa lettura non dà alcuna previsione apocalittica sul ritorno di Cristo e tanto meno sulla vicinanza del giudizio finale. Gesù non offre previsioni od oroscopi, per il semplice fatto che rispetta la libertà mana. In questa lettura, oltre ad indicazioni pratiche su come condurre un apostolato efficace, c’è una rassicurazione: la presenza costante di Cristo nell’azione di chi gli vuole essere fedele, al netto di tutte le nostre fragilità e di tutte le contrarietà che possiamo incontrare.
Dal Vangelo secondo Matteo 10:16-23
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.