La Chiesa d’Inghilterra discute una liturgia per la transizione delle persone transgender
Articolo pubblicato sul sito del quotidiano The Guardian (Gran Bretagna) il 9 luglio 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
La massima assemblea della Chiesa d’Inghilterra si esprimerà presto sull’introduzione di un’apposita liturgia per marcare la transizione delle persone transgender. Il Sinodo Generale sta esaminando una mozione sull’esigenza delle persone transgender di venire “accolte e sostenute nelle loro parrocchie” durante il “lungo e spesso complesso processo” di transizione, dopo che i vescovi hanno approvato a larghissima maggioranza un’altra mozione che condanna le terapie riparative per i cristiani gay, definite “immorali”.
Mentre il Sinodo discuteva e votava, circa un milione di persone ha celebrato il weekend del Pride a Londra, che ha segnato i cinquant’anni dalla depenalizzazione dell’omosessualità. Domenica prossima [16 luglio] l’assemblea riunita a York prenderà una decisione sulla mozione del reverendo Chris Newlands di Blackburn, che intende “accogliere le persone transgender”. La Chiesa ha ribadito la sua “credenza fondamentale” secondo la quale il battesimo può essere ricevuto solo una volta, perciò “non c’è alcuna possibilità” che il Sinodo approvi un secondo battesimo delle persone transgender per marcare il loro ingresso nel nuovo genere. La mozione del reverendo Newlands “intende impegnare seriamente la Chiesa d’Inghilterra a considerare l’opportunità di una liturgia che segni la loro transizione, che sia pienamente autorizzata dalla Chiesa e sia espressione appropriata di un sostegno comunitario e pastorale verso le persone trans”.
La mozione riconosce che non si potrà obbligare un pastore a officiare tale liturgia se “la sua coscienza gli impedisce di offrire un sostegno liturgico alla transizione delle persone trans”. Se appunto un pastore non dovesse aderire alla richiesta, Newlands spera che “abbia la gentilezza di indicare un altro reverendo che sia disposto a celebrare la liturgia”. La mozione invita la Camera dei Vescovi “di fornire materiale liturgico, valido in tutta la nazione, che possa essere utilizzato da parroci e cappellani per permettere loro di dare una risposta pastorale alla necessità delle persone transgender di essere sostenute durante il lungo, doloroso e spesso complesso processo di transizione”.
Sabato scorso una mozione presentata dall’attivista cristiana per i diritti omosessuali Jayne Ozanne invitava la Chiesa d’Inghilterra a dichiarare le terapie riparative “potenzialmente dannose” e che per esse “non c’è posto nel mondo moderno”, mozione sostenuta da varie associazioni di professionisti della salute, come il Collegio Reale dei Medici di Medicina Generale e il Consiglio Britannico degli Psicoterapeuti.
L’arcivescovo di York John Sentamu ha detto durante il dibattito: “Prima saranno bandite le cosiddette terapie riparative, meglio potrò dormire la notte”. Il vescovo di Liverpool Paul Bayes: “Il mondo ci ascolta e il mondo ha bisogno di sentirci dire che l’orientamento e l’identità LGBTI+ non sono un crimine, non sono una malattia e non sono un peccato”.
Negli ultimi anni il Sinodo ha sovente fatto notizia: la Chiesa sta cercando di trovare un equilibrio sul tema spinoso dell’omosessualità tra liberali e conservatori. La mozione sulle terapie riparative è osteggiata da alcuni gruppi cristiani conservatori, uno dei quali afferma che chi si affida a tali terapie vuole “vivere pienamente una vita cristiana all’interno dell’ordine naturale creato da Dio”. La mozione di Ozanne ha ottenuto la maggioranza dei voti sia alla Camera del Clero che alla Camera dei Laici, mentre alla Camera dei Vescovi ha ottenuto un solo voto contrario. Il reverendo Newlands, attivista per i diritti LGBT nell’ambito della Chiesa, parlando a BBC Breakfast ha commentato così il voto di domenica: “È un grande salto: il Sinodo ha fatto un grande salto, che nessuno si aspettava seriamente, un enorme incoraggiamento a tutti gli attivisti e le attiviste LGBTI. Questo mi dà una forte speranza che, questo pomeriggio, quando discuteremo sulle persone trans, il Sinodo accoglierà molto bene la mozione”.
Testo originale: Anglican church to vote on ‘welcoming transgender people’