Un Pride per essere noi stessi, senza la paura di essere giudicati
Riflessioni di padre Shay pubblicate sul sito Queer Theology (USA) il 9 giugno 2017, libera traduzione di Silvia Lanzi
Se qualche volta siete andati al Pride, saprete che la gente è fantastica! Ci sono vestiti colorati, costumi elaborati, bambini carinissimi, coppie che si tengono per mano, e molto di più! È bellissimo! E c’è una non piccola percentuale di persone che praticamente non indossano quasi nulla. Forse giusto della biancheria intima o nastrini sulle zone “sensibili”.
Essendo uno a cui piace molto vestirsi, a volte lotto con questi spettacoli pubblici. Non per un senso di rispettabilità o di pruderie, ma semplicemente perché non è una cosa che sceglierei per me. Ho sentito gente parlare del proprio disagio (per un sacco di motivi) per la nudità del Pride e così ho passato un po’ di tempo riflettendo sulle mie reazioni.
Il Pride è la celebrazione della vita contro l’oppressione e la repressione. Se per 364 giorni l’anno sentiamo dire che i nostri corpi sono peccaminosi e malati. Se per 265 giorni l’anno ci dicono che dobbiamo nascondere con chi facciamo sesso e chi amiamo. Se per 265 giorni l’anno ci dicono che il nostro corpo è strano, le nostre cicatrici brutte, i nostri vestiti, i nostri capelli, il nostro grasso, il nostro petto, le nostre gambe o la nostra stessa carne sono disgustosi, vili e “innaturali”.
Se per 364 all’anno camminiamo con la paura addosso, nascondiamo chi amiamo, nascondiamo il nostro corpo. Se in pubblico dobbiamo lasciare la mano di chi ami, o non possiamo salutarlo con un bacio sul posto di lavoro, se tornando a casa la sera, o in pieno sole pomeridiano abbiamo paura della violenza.
Se per un solo giorno l’anno, un giorno benedetto, possiamo essere chi siamo davvero senza paura di essere giudicati. Se in quell’unico giorno possiamo essere completamente noi stessi. Se per un giorno possiamo amare, ridere, fare sesso e andare in giro in mutande.
Se per un solo giorno, prezioso e santo, possiamo celebrare il nostro corpo, la nostra carne, il nostro amore, la nostra passione e la nostra vita, allora dobbiamo festeggiare e amare quello che siamo. Orgogliosamente, Padre Shay
Testo originale: Why are there so many naked people at Pride?