La parrocchia di Saint-Pierre-Apôtre di Montreal e la missione di una Chiesa che accoglie tutti
Testo tratto dal sito della parrocchia cattolica di Saint-Pierre-Apôtre di Montreal (Canada), libera traduzione di Dino
L’annuncio della nostra missione: La parrocchia di Saint-Pierre-Apôtre e Sainte-Brigide un luogo cattolico che sollecita libertà, inclusività e riflessione nella Chiesa di oggi in cammino, qui a Montreal (Canada), nel cuore del villaggio gay. Favorisce una partecipazione attiva dei membri e li sprona a proseguire la missione di Cristo per far nascere un mondo di giustizia e di pace per:
– Amarsi gli uni gli altri, Gv 13,43; Mt 25, 31-46;
– Servire come Lui, Gv 13, 1-17;
– Far conoscere e amare “Dio” in ciascuno, Gv 14, 17.
I nostri valori: I nostri valori ci sono stati ispirati dalla determinazione dei sacerdoti dell’ordine degli Oblati nel servire i poveri, i miseri e gli esclusi: (Ispirato da “Pregate 15 giorni con Eugène de Mazenod”, fondatore degli Missionari oblati di Maria Immacolata).
L’impegno è quello di impegnarsi e di rischiare l’amore degli altri perseguendo la giustizia e la pace e rifiutando la violenza e l’oppressione. L’audacia è quella di avere il coraggio di uscire dai sentieri battuti per diventare degli esseri della Parola; L’umiltà è quella accettare di trasformare le nostre povertà personali in doni.
Il nostro agire: Il nostro agire si manifesta attraverso la condivisione dell’Eucaristia, momento privilegiato di azione di grazia, di rinascita e di incontro fraterno indispensabile alla nostra vita nel Cristo; ed anche attraverso attività volte all’educazione della fede e alla riflessione su sfide politiche e sociali alla luce del messaggio del Vangelo e dell’impegno di Cristo. Parlare e dopo anche agire.
Le grandi linee della nostra attività pastorale
A. La vita di parrocchia
1. Pur rispettando e riconoscendo la forza della grande tradizione cattolica, vogliamo vivere la nostra fede in modo adulto e responsabile accettando di confrontarci su tutte le questioni che richiedono riflessioni pastorali ed etiche, sempre nell’obiettivo di prendere decisioni, sia personali che comunitarie, radicate nel Vangelo.
2. Vogliamo costruire l’attività pastorale sulla partecipazione di tutti i battezzati.
3. Promuovere la partecipazione delle donne a ministeri liturgici e scegliere un linguaggio inclusivo.
4. Incoraggiare la partecipazione diversificata dei membri della comunità (diversi predicatori, lettori, lettrici, servitori della messa, catecumenato, partecipazione a comitati di lavoro, attività di finanziamento, gruppi di riflessione, incontri conviviali e altro) senza fissarsi stabilmente su una funzione e nel rispetto dei ruoli di ciascuno.
5. Presentare il volto contemporaneo della tradizione cristiana.
B. Il cammino spirituale
1. Sviluppare una maturità di coscienza che permette di fare delle scelte illuminate, personali e cristiane. Incarnare una Chiesa che è segno dei tempi, continuando però a rispettare l’eredità di giustizia sociale che ci hanno lasciato gli Oblati di Maria Immacolata. Adottare posizioni appropriate alle questioni più complesse che oggi interrogano la nostra Chiesa (aborto, sessualità, nuove configurazioni della coppia, ecc.). Offrire supporto, concedere la libera scelta, difendere lo Spirito piuttosto che la lettera.
2. Essere attenti ai bisogni dei giovani del nostro ambiente, adattando tra l’altro i nostri interventi a favore di coloro che chiedono di conoscere meglio la nostra azione e di sviluppare progetti comuni o identificare le basi di una pastorale giovanile a St-Pierre-Apôtre e Ste-Brigide.
3. Rispondere a bisogni specifici (catecumenato, giornate di ritiro, meditazione, accompagnamento spirituale, e altri) secondo le nostre competenze ed in collaborazione col Centro St-Pierre.
C. Il nostro impegno sociale
1. Condividere una pastorale di accoglienza per tutte le persone: poco importa il sesso, la cultura, il livello sociale, l’orientamento sessuale, ecc. Attraverso questa scelta pastorale la nostra comunità cristiana vuole offrire uno spazio specifico, inclusivo e comunitario di crescita spirituale.
2. Annunciare e sostenere una linea d’azione a favore degli esclusi e delle fasce più povere della nostra società tenendo conto di sfide sociali come: la mancanza di alloggi sociali, il nomadismo, la discriminazione, l’immigrazione, l’epidemia dell’AIDS, la tortura, l’abbandono scolare; nel rispetto dei carismi di ciascuno per la preghiera, puntare alla reciproca sensibilizzazione e alla diffusione di informazioni e di proposte d’azione.
3. Avere un atteggiamento e comportamenti eco-responsabili.
La pastorale nella chiesa St-Pierre-Apôtre è inclusiva ed evangelica
Molte persone ci interrogano riguardo alla nostra opera pastorale nel villaggio gay. Ecco la nostra posizione. Noi difendiamo la scelta di una pastorale inclusiva. La crediamo necessaria ed evangelica. Alcuni non sono d’accordo con la nostra visione. Noi li rispettiamo e ci aspettiamo da loro lo stesso rispetto, un rispetto cristiano.
Nella parrocchia cattolica di St-Pierre-Apôtre, ogni persona è accolta incondizionatamente, qualunque sia il suo orientamento sessuale. La nostra pastorale è in armonia col messaggio evangelico, dunque aperta.
Gesù ha amato Zaccheo, la donna adultera, il cieco, il sordo, il paralitico, il lebbroso. Insomma, ha dispensato quasi tutti i suoi insegnamenti a partire dagli emarginati e noi abbiamo tutte le nostre emarginazioni.
Noi siamo dei cattolici impegnati e responsabili. Eticamente responsabili perché se alcuni vivono senza fatica un’astinenza scelta e coltivata, altri vivono una sessualità attiva e responsabile. Riteniamo che i primi non debbano privarsi di una pratica spirituale, comunitaria e fraterna. Non solo non se ne devono privare, ma ci auguriamo che portino alla nostra comunità la ricchezza della loro ricerca spirituale.
A causa dell’attuale atteggiamento del Magistero romano, riguardo all’omosessualità, la fede delle persone credenti è messa spesso a dura prova. Per continuare e rimanere dentro la Chiesa cattolica hanno dovuto compiere un profondo cammino spirituale, prima di scegliere di rimanerci.
Noi siamo cattolici. I testi biblici privilegiano lo Spirito piuttosto che la Lettera e ciò che è proprio dell’uomo rispetto a ciò che è del Sabato. Sappiamo di essere conformi ai testi della Chiesa che insegnano che la libertà di coscienza prevale su ogni altra forma di legge. Certamente questa libertà di coscienza deve essere educata. Questa libertà di coscienza ci chiede di fare delle scelte etiche. Noi operiamo in questo senso.
Noi non agiamo senza un preciso indirizzo. L’etica cristiana influenza ogni dimensione della nostra vita, compresa la nostra vita sessuale.
L’unico comandamento è un comandamento d’amore. Dato che crediamo in questo valore profondo, qualunque sia la nostra emarginazione, essa servirà a raggiungere la verità della Vita. Non vogliamo che nessuno sia privato di questa esperienza unica. Ecco perché difendiamo questa pastorale di inclusività.
L’impegno del battezzato
Nella Chiesa cattolica il gesto iniziatico del battesimo affida a tutti noi delle missioni. I cattolici di St-Pierre-Apôtre non hanno la pretesa che siano soltanto i battezzati a riceverle. Tuttavia i battezzati devono sapere che queste missioni dovrebbero ispirare la loro presenza in questo mondo. Il battesimo ci incoraggia a seguire per tutta la nostra vita la Missione stessa di Gesù sotto tre aspetti:
Sacerdote, sacerdotessa: noi siamo investiti del sacerdozio battesimale, per annunciare la Buona Novella che la Vita, la nostra vita umana ha un senso. Noi abbiamo la convinzione che questa Vita ci è stata donata e vogliamo a nostra volta donarla. Il senso del nostro cammino è contribuire come Gesù all’avvento di un regno di pace e di giustizia. Come Lui, noi saremo fecondi.
Profeta, profetessa: noi tutti e tutte siamo incentivati alla saggezza e all’impegno. Saggezza per tenere lontana l’ingiustizia, le oppressioni e il cattivo uso del bene comune, a saper vedere e passare oltre i nostri pregiudizi e le nostre false credenze. Impegno per denunciare la miseria umana. Impegno per discernere le azioni da compiere al fine di realizzare dei cambiamenti sociali improntati al Vangelo. Come Lui, noi agiremo.
Re, Regina: per affermare, accettare e riconoscere la grandezza di ogni persona umana, poiché noi siamo tutti Re e Regine, poiché siamo tutti espressione di Dio, incarnazione di Dio. Qualunque sia il suo modo di vivere nel mondo, ogni essere umano è più di quello che si vede. Come Dio, noi lo ameremo.
San Paolo rende grazie ai discepoli del suo tempo dicendo: “Continuamente ci rendiamo conto che la vostra fede è attiva, che la vostra carità si dà da fare, che la vostra speranza è incrollabile…“. Queste parole di Paolo dovrebbero guidare ancora i battezzati di oggi.
Testo originale: Une église ouverte. Un accueil inconditionnel pour tous et toutes