Anche Dio si offende
Riflessioni bibliche* del pastore Gilles Castelnau** pubblicate sul mensile protestante Évangile et Liberté (Francia) n° 311, settembre 2017, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
È scritto: “Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del SIGNORE è spuntata sopra di te!” (Isaia 60:1).
Dio si offende perché immette in noi il Suo slancio vitale, quello che ci permette di stare con la schiena dritta, di “tenere botta”, di avere sempre una luce negli occhi anche quando l’esistenza diventa buia, come tutti sanno bene.
“Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il SIGNORE”.
Si offende perché in verità, malgrado il Suo dinamismo creativo che rivela la Sua presenza in noi, vede bene che ci deprimiamo. Diciamo cose insensate, vediamo tutto grigio, ci deresponsabilizziamo… mentre in verità Egli “sorge su di noi”. Ci dona l’atteggiamento che di fronte al mondo aveva Gesù, lui che non si abbatteva mai, che non accettava mai di scoraggiarsi, che non ha mai detto che tutto andava male, ma ha sempre risollevato il morale delle persone che ha incontrato.
E ancora quando lui stesso ha attraversato l’angoscia e la sofferenza della morte, ancora quando non c’era più possibilità di sfuggirvi, Dio ha soffiato in lui lo Spirito di vita, quello che gli ha permesso di rispondere a Pilato e di dire “Perdona loro…”. Quale esempio! Davvero lui ci ha mostrato lo spirito della resurrezione!
Dio senz’altro si offende quando ci sente deplorare la sua assenza malgrado la sua presenza, quando sente moltiplicarsi le preghiere, sempre come se fosse assente… E noi, quale esempio diamo della sua presenza a chi ci circonda? Perché Egli ha detto:
“Le nazioni cammineranno alla tua luce sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta” dice Isaia!
* I passi biblici sono tratti dalla versione Nuova Riveduta
** Gilles Castelnau è stato pastore ad Amsterdam e nella regione parigina. Si interessa da sempre alla presenza dell’Evangelo ai margini della Chiesa: nelle cappellanie militari, carcerarie, universitarie e nella Croce Blu.
Traduzione originale: Dieu est souvent vexé