17 maggio 2011. Una preghiera per ricordare il sacrificio di David Kato Kisule
La morte avvenuta lo scorso gennaio del giovane attivista ugandese David Kato Kisule da anni impegnato per i diritti delle persone omosessuali e lesbiche nel suo paese è un avvenimento che ha scosso l’opinione pubblica e anche molti di noi.
Per questo i volontari del progetto Gionata invitano le comunità e i gruppi che prepareranno le Veglie di preghiera e i culti per le vittime dell’omofobia di quest’anno a rivolgere un pensiero alla figura di questo giovane che rappresenta un esempio luminoso di coraggio e di impegno appassionato in favore degli altri.
La storia di Kato colpisce e fa riflettere. In Uganda oltre l’80% della popolazione si professa cristiana, ma è anche un paese dove l’omofobia sociale e religiosa è molto forte e l’omosessualità è reato.
Ecco perché nessuno ha mosso un dito per denunciare il clima avvelenato di intolleranza e violenza presente nei confronti delle persone omosessuali.
Come riporta un articolo de “The economist” del febbraio 2011, spesso perfino i cristiani sono corresponsabili di questa situazione e talvolta contribuiscono ad alimentare l’intolleranza.
David Kato è stato ucciso brutalmente nella propria abitazione da alcuni malviventi. Sul luogo del delitto niente lasciava pensare a un cosiddetto crimine d’odio. Purtroppo gli eventi che l’hanno preceduto e il contesto in cui è avvenuto fanno pensare il contrario.
David Kato era un attivista e non stava certo in silenzio ma se ne andava per l’Europa a raccontare un’amara storia di intolleranza e disprezzo; era diventato insomma per alcuni un personaggio scomodo.
Con la sua morte paradossalmente David Kato è riuscito a spiegare all’opinione pubblica internazionale cosa significa essere omosessuale in Uganda in maniera più rapida ed efficace di quanto sarebbe mai riuscito a fare da vivo.
La morte lo ha reso vittorioso nella sua lotta per la difesa dei più deboli contro l’intolleranza dei più forti, lotta che ha sempre condotto con coraggio e a viso aperto. Per questo vorremmo ricordarlo.
David Kato. Un gay in lotta contro la violenza dell’omofobia
Articolo tratto da The Economist (Inghilterra) del 10 Febbraio 2011, liberamente tradotto da Sara M.
David Kato Kisule, un attivista gay ugandese, è morto il 26 gennaio (2011), all’età di 46 anni. Per i 935 alunni della scuola elementare San Herman Nkoni, sulla strada Masaka-Mbarara, l’uomo esile, dall’aria intellettuale, dalla voce sommessa e con gli occhiali dalle lenti spesse era un dirigente scolastico piuttosto bravo.
Ma per i giornali scandalistici ugandesi, come Red Pepper e Rolling Stone, era un mostro …
David Kato Kisule, un altro martire dell’omofobia sociale e religiosa
Riflessioni di Gianni Geraci del Guado, Gruppo di ricerca su Fede e Omosessualità, di Milano del 28 gennaio 2010
Sono andati a prenderlo in casa dopo che una rivista che si proclama cristiana aveva pubblicato la sua foto accusandolo, in quanto omosessuale, di «promuovere un complotto che ha come finalità la corruzione di un milioni di bambini che hanno meno di dodici anni» …
In ricordo di David Kato Kisule
Riflessioni* di Andrea Rubera di Nuova Proposta di Roma del 15 febbraio 2011
“Mi chiamo Andrea Rubera, e faccio parte di “Nuova Proposta, associazione di donne e uomini omosessuali cristiani”.
La morte di David Kato è stata per me un’occasione di profonda riflessione per tanti aspetti della mia vita …
Uganda, quando l’omofobia uccide
Testi tratti da Micromega-online del 27 gennaio 2010
L’attivista gay ugandese David Kato Kisule è stato ucciso ieri pomeriggio, presso la sua abitazione, in circostanze ancora poco chiare.
La polizia, secondo quanto dichiarato dalla portavoce Judith Nabakooba al New York Times, esclude che si tratti di un crimine basato sull’odio nei confronti delle persone omosessuali e parla di furto in casa …
I leader religiosi deplorano l’intolleranza e l’odio antigay dopo l’omicidio di David Kato
Comunicato dell’Ecumenical Advocacy Alliance* (Svizzera) del 3 Febbraio 2011, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Più di 70 rappresentanti religiosi e 25 organizzazioni hanno emanato un comunicato in risposta alla morte violenta di David Kato in Uganda per incitare i leader religiosi “a parlare, agire ed esortare i loro fedeli a porgere compassionevolmente la mano a coloro che sono emarginati per qualsiasi ragione e a resistere a tutti i tentativi di promuovere l’intolleranza e l’odio.” David Kato è stato picchiato a morte nella sua casa di Kampala (Uganda) il 26 gennaio (2011) …